Lo youtuber che sfida i Food Blogger in nome della verità: chi è Franchino Er Criminale?

Lo youtuber che sfida i Food Blogger in nome della verità: chi è Franchino Er Criminale?
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A Roma, fra le pieghe del mondo brillantinato degli youtuber di tendenza, sta succedendo qualcosa di particolare. Un terremoto chiamato Franchino Er Criminale è piombato sulla piattaforma di Google con un obiettivo ben preciso: dichiarare guerra (a suon di assaggi) ai cosiddetti Food Blogger della capitale.

Non lasciatevi intimorire dal nome, di criminale in questa storia c'è ben poco, anche se questa parola è diventata un autentico marchio di fabbrica. Dietro il personaggio di Franchino Er Criminale non c'è altri se non Alessandro Bologna, istruttore di boxe che prima di tornare a vivere a Roma ha girato mezzo mondo, dall'Olanda al Sud America, passando per gli Stati Uniti. Se fino a qualche mese fa il suo Franchino era pressoché sconosciuto ai più (qui il canale di Franchino Er Criminale), oggi possiamo tranquillamente definirlo uno youtuber di successo, capace di raccogliere una popolarità crescente ogni giorno che passa (ma senza vendersi a niente e nessuno).

È diventato famoso semplicemente mangiando, nei suoi video però non c'è nulla di patinato. Il suo core business non sono certo i ristoranti stellati, i posti chic in cui è proibitivo anche solo ordinare un bicchiere d'acqua: Franchino Er Criminale è il recensore del popolo, colui che si aggira nella città come una sorta di antieroe alla ricerca della bottega artigianale e semi-sconosciuta, del luogo in cui si mangia da Dio ma che pochi conoscono (con lo scopo di creare una mappa gratuita a disposizione di tutti). Deve la sua popolarità soprattutto a supplì, tranci di pizza (bassi e scrocchiarelli, se possibile), tramezzini e kebab, tutti cibi popolari che però richiedono maestria in fase di preparazione, una maestria che sta andando sempre più perdendosi.

Franchino Er Criminale però si è appena lanciato in un nuovo progetto, un format pensato appositamente per smontare tutti quei foodbloggari/foodpornari (come li chiama lui) che ormai si annidano su ogni social, da Instagram a TikTok, passando ovviamente per YouTube. Gente formalmente accusata di sponsorizzare locali "alla cieca" (qui le regole che non tutti gli influencer rispettano), di dare priorità al guadagno più che alla sincerità - e se c'è un filo comune che lega i primissimi video di Franchino agli ultimi è proprio l'onestà intellettuale, ve lo assicuriamo. Riuscirà il nostro antieroe di quartiere a sconfiggere la potente lobby del pistacchio e delle burrate messe ovunque? Ce lo dirà il tempo (e i follower).