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La notizia circolava sul web già da tempo ma con il passare delle ore arrivano sempre più conferme. A quanto pare, il direttore creativo di Supreme Tremaine Emory avrebbe deciso di lasciare l’azienda di New York per questioni legate al razzismo.
La conferma di rito è arrivata dal sito web Business Of Fashion (BOF) secondo cui il direttore creativo del colosso dello streetwear Supreme avrebbe presentato una lettera di dimissioni in cui parla del “razzismo sistematico presente all’interno della struttura aziendale di Supreme”. Un rappresentante di Supreme ha confermato l’addio di Emory e si è detto dispiaciuto per come si sia concluso il rapporto.
Alla base della decisione di Emory ci sarebbe anche quella che definisce “l’incapacità del senior management di comunicargli” la cancellazione di una collaborazione a lungo pianificata con l’artista Arthur Jafa e di offrire “piena visibilità alle ragioni che hanno portato a tale scelta”. "Ciò mi ha causato molta angoscia, oltre alla convinzione che il razzismo sistematico fosse in gioco all'interno della struttura di Supreme" si legge nella lettera visualizzata da BOF. Supreme però dal suo canto ha affermato che la collaborazione non è stata annullata, anche se deve ancora essere lanciata.
"Anche se prendiamo sul serio queste preoccupazioni, siamo fortemente in disaccordo con la caratterizzazione della nostra azienda da parte di Tremaine e con la gestione del progetto Arthur Jafa, che non è stato cancellato", ha affermato Supreme in una nota. “Questa è stata la prima volta in 30 anni in cui l’azienda ha assunto un direttore creativo. Siamo delusi che non abbia funzionato con Tremaine e gli auguriamo buona fortuna per il futuro”.
Emory è stata una delle figure di spicco di Supreme, diventando il primo direttore creativo della società da quando è stata acquistata da VF Corp (che detiene anche i diritti di North Face).
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