Alle origini del mito Ray-Ban: dall'aeronautica militare a Hollywood

Alle origini del mito Ray-Ban: dall'aeronautica militare a Hollywood
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Nell'arco di quasi un secolo di vita, Ray-Ban ha tracciato una linea di demarcazione netta tra il mondo dell'ottica tradizionale e lo stile inconfondibile delle sue proposte commerciali; occhiali da vista e da sole divenuti nel corso del tempo veri e propri oggetti di culto.

Tutto nacque negli anni '20, con l'idea di proporre uno strumento avanzato ai piloti dell'aeronautica militare statunitense per proteggersi dai raggi solari. Il brevetto arrivò nel 1937 da parte della Bausch & Lomb, con il nome esteso "Ray-Ban Anti-Glare", ovvero uno strumento per "bloccare i raggi" e "anti abbaglio", e furono le sirene della guerra dall'altra parte dell'atlantico a determinare l'urgenza di un sistema di protezione autoctono e non importato dalla tedesca Zeiss.

Servirà molto poco per il definitivo battesimo del nome Aviator, che nel tempo diventerà simbolo di stile e di tecnologia al servizio dell'ottica, grazie alle sue avanzate lenti in cristallo.
Lo stile dell'occhiale a goccia di Ray-Ban conquistò la sua meritata popolarità anche grazie al suo gradiente di protezione, divenendo negli anni '40 un must per la polizia.
Bisognerà aspettare un altro decennio, però, per il debutto definitivo nel mondo della moda. La golden age arriva a cavallo tra i '50 e i '60, con nuovi stili, colori e materiali: non più strumento per la protezione degli occhi ma un vero e proprio accessorio da sfoggiare nei club più esclusivi ed è proprio in questi anni che iniziano a vedersi anche modelli come i Clubmaster e i Wayfarer.


Gli anni '70 videro il marchio approdare anche nel mondo dello sport, con le lenti specchiate, polimeri avanzati e uno stile sempre più colorato ed eccentrico.
È del 1974 il brevetto Ambermatic per la protezione dai raggi più intensi e fondamentali soprattutto per gli sport invernali, insieme al grande ritorno dei terminali curvi per le aste, che rendevano ancora più salda la presa intorno all'orecchio.
Lo sbarco a Hollywood ha contribuito a farli diventare un capitolo fondamentale della Cultura Pop, con una vera e propria esplosione del culto negli anni '80 e '90 grazie a classici come Top Gun (Aviator), Un giorno di ordinaria follia (Clubmaster) e il folle Paura e Delirio a Las Vegas (Shooter).

Infine, all'alba del nuovo millennio avviene il passaggio di testimone. Ora è Luxottica a tirare le redini, attraverso due decenni di prorompente evoluzione tecnologica. L'avvento dei social, lo smartphone e il "decennio virale" hanno portato alla creazione di modelli sempre più personalizzabili grazie a servizi come Custom Lab e all'avanguardia dei Ray-Ban Stories, indossabili smart frutto della collaborazione tra il colosso dell'ottica tricolore e quello dei social capitanato da Mark Zuckerberg.
Ora si punta dritti alle tre cifre, con una popolarità che non è mai stata messa in discussione e, si spera, un nuovo secolo tutto da scrivere.

Alle origini del mito Ray-Ban: dall'aeronautica militare a Hollywood