Le meta gastronomica europea del 2023? È a un passo dall'Italia!

Le meta gastronomica europea del 2023? È a un passo dall'Italia!
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Mentre il piatto più in voga del 2023 arriva dalla Corea del Sud, in Europa è stata (ri)scoperta una meta senza tempo, che si è trasformata recentemente da luogo di villeggiatura per giovani e famiglie a un punto di riferimento per gli amanti del buon mangiare di tutto il continente.

Stiamo parlando dell'Istria, la penisola a metà tra Italia e Croazia che, secondo Falstaff Travel, è rapidamente diventata una delle destinazioni più amate dai gourmand europei, grazie alla sua cucina stagionale ed estremamente varia, capace di offrire ricette di pregio per tutto l'anno, ma anche grazie alla disponibilità di ingredienti amati come gli scampi e i tartufi e alle tendenze multiculturali che si sentono ad ogni boccone.

La cucina istriana, infatti, varia enormemente da villaggio a villaggio: per esempio, nell'entroterra, a ridosso del confine tra Croazia e Slovenia, i piatti tradizionali sono di carne e di prsut, una particolare varietà di prosciutto crudo prodotta proprio nella penisola all'imbocco dei Balcani. Al contempo, spopolano le ricette a base di agnello, che spesso si accompagna a verdure e tartufi raccolti nei campi e nei boschi disseminati tra un paesino e l'altro. Uno dei piatti più pregiati è il Prsut di Toncic, l'equivalente dell'italianissimo prosciutto di Parma, la cui produzione è limitata a pochi chili l'anno.

Se ci spostiamo verso la costa, però, si apre la zona delle colline istriane e degli ulivi croati: le olive locali vengono usate per produrre un olio dal sapore delicato, considerato di grande pregio già dai Romani e nella classifica dei 15 migliori oli al mondo dal 2010. L'ingrediente è alla base di molte preparazioni locali, che non a caso uniscono la cucina balcanica a quella mediterranea, ricordando i profondi legami storici tra Istria e Italia, che tuttora permangono nelle ricette della regione.

Ovviamente, se ci troviamo sul mare è la cucina di pesce a prendere il sopravvento, sostituendo quella a base di carne e prosciutto dell'entroterra. Pesce, crostacei e molluschi sono le star della cucina della costa. Il consiglio, in questo caso, è quello di recarvi in una Konoba, traducibile in italiano come "taverna" o "trattoria" e di provare la cottura con la peka, una cupola in metallo, terracotta o ghisa che viene posizionata attorno alle braci ardenti, usate per cuocere lentamente piatti a base di dentice, capasanta e, soprattutto, polpo, mantenendo la loro carne morbida e accompagnandole con un pane lievitato al di sotto della peka stessa.