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Ci sono sicuramente genitori al passo coi tempi, ma per ovvi motivi anagrafici (e di tempo) anche questi potrebbero non essere aggiornati sulle novità tecnologiche preferite dai propri pargoli. Vale dunque la pena effettuare un rapido vademecum in merito ad alcune "attività da bambini" attualmente in voga.
Ecco: se non avete battuto ciglio alla comparsa della parola "voga", ci sono buone probabilità che questa guida possa fare al caso vostro. Al giorno d'oggi si dice che sono "in hype", suvvia. Di seguito, dunque, alcuni consigli per comprendere e assecondare nel giusto modo la vita tecnologica dei vostri bambini.
Eviteremo in questa sede consigli di base come "non fate fare allo smartphone da babysitter" e "non lasciate ai vostri pargoli libero accesso a carte di credito e simili", in quanto si spera sia già tutto chiaro. Ciò su cui invece potreste comprensibilmente non essere del tutto aggiornati sono le applicazioni maggiormente scaricate dai più giovani, tra cui c'è Roblox.
Quest'ultimo, che a prima vista potrebbe sembrare un semplice gioco come gli altri, in realtà rappresenta una sorta di contenitore di giochi, con tanto di funzionalità social. In parole povere, essenzialmente chiunque può creare un gioco da pubblicare su Roblox, che rappresenta di fatto una piattaforma in cui si può trovare un po' di tutto.
Lasciando dunque "libero accesso" a un servizio di questo tipo, i più piccoli potrebbero potenzialmente entrare in contatto con richieste di amicizia e messaggi da sconosciuti. Non fraintendete: su Roblox esistono anche contenuti dedicati ai più piccoli, che possono essere tranquillamente ritenuti sicuri, ma è sempre bene dare un'occhiata alle opzioni di controllo parentale disponibili, così da evitare che compaiano contenuti non adatti.
Da smartphone è molto semplice accedere ai controlli per genitori, in quanto basta usualmente premere sull'icona dei tre puntini collocata in basso a destra, facendo in seguito tap prima sul riquadro "Impostazioni" e poi su quello "Controllo Parentale". Da qui è possibile, ad esempio, impostare un PIN genitore, nonché scegliere l'età delle Esperienze Consentite (ad esempio, "Tutte le età").
Inoltre, sempre dalle Impostazioni, è bene dare un'occhiata anche alla scheda "Privacy", impostando "Nessuno" su tutte le opzioni del caso (nonché magari spuntando la voce "Restrizioni account", che va a disattivare tutte le opzioni di comunicazione). Insomma, le impostazioni per gestire l'esperienza come si deve ci sono: basta semplicemente prendere un po' di tempo per valutare bene la questione. Per maggiori dettagli, potreste voler dare un'occhiata alle linee guida ufficiali di Roblox.
Per il resto, l'accompagnare i più piccoli, ovvero restare al loro fianco e provare a giocare con loro mentre sono su Roblox, può aiutare a comprendere meglio questo mondo e vedere se effettivamente è tutto stato impostato come si deve.
Al netto della questione Roblox, che rappresenta una delle principali in questo periodo, c'è quella relativa ai social network. Ormai è risaputo che lasciare i più piccoli da soli su Facebook, Instagram e TikTok potrebbe non essere la migliore delle idee, ma ci sono piattaforme un po' "meno conosciute" che possono potenzialmente passare "in secondo piano". A tal proposito, vale la pena far notare che Snapchat è una sorta di social network.
Un genitore che non conosce bene questo mondo potrebbe infatti "farsi ingannare" dalla presenza delle facce buffe, ma in realtà è bene prestare attenzione. Non è infatti un caso che sul portale ufficiale di Snapchat risulti possibile prendere visione di un'apposita guida all'utilizzo per genitori e tutori legali. Quest'ultima spiega, in modo molto semplice e illustrato, come approcciarsi alla piattaforma nel modo giusto, quindi è consigliato darci un'occhiata.
Come ben potete immaginare, non esistono solamente Roblox e Snapchat, anche se si tratta di due app particolarmente diffuse. Risulta tuttavia complesso fornirvi indicazioni su ogni singolo servizio, dunque vi diamo un'indicazione generale importante: non lasciate scaricare le app ai figli più piccoli.
In questo modo, potrete prima informarvi per bene in merito a cosa si tratta, effettuando qualche ricerca sul Web e prevenendo eventuali problematiche che potrebbero derivare da un uso scorretto di piattaforme social e simili. Al netto di questo, potrebbe interessarvi approfondire il sistema di protezione Google Family Link (per dispositivi Android), così come potreste voler dare un'occhiata alle FAQ ufficiali di Apple (per i controlli parentali relativi a iPhone e iPad).
Capite bene che ci sono molte variabili in gioco e che non va sottovalutato anche il mondo PC, ma in linea generale le parole chiave sono "approfondire" e "accompagnare" i più piccoli nell'esperienza tecnologica. Sul Web si possono trovare tutte le informazioni del caso per rendere più agevole il tutto: basta solamente impiegare un po' di tempo. Per il resto, ora potete stupire i vostri figli utilizzando l'espressione "in hype" (magari studiatevi prima la pronuncia), quindi non si può dire che questo vademecum non vi sia servito.
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