Amsterdam, i turisti "maleducati" sono troppi: "state a casa"

Amsterdam, i turisti 'maleducati' sono troppi: 'state a casa'
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Tra le città più "artistiche" d'Europa spicca certamente Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi. La città, che con le sue architetture, i suoi musei e la sua qualità della vita attira 20 milioni di visitatori ogni anno, ha però un problema: i turisti. Troppi, rumorosi e spesso maleducati, i turisti sembrano non essere affatto apprezzati dai cittadini olandesi.

In effetti, la maleducazione dei turisti che visitano Amsterdam ha spinto il municipio cittadino ad emanare una stringente serie di regole per chi raggiunge la città dall'estero: queste ultime avrebbero lo scopo di "mantenere la qualità della vita ad Amsterdam" e di "evitare che il turismo causi problemi ai cittadini", riporta la BBC. Sembra proprio che la fama "libertina" di Amsterdam si sia infine incrinata.

Già a luglio, Amsterdam aveva "chiuso" agli yacht e alle navi da crociera, specie in vista dell'imminente passaggio del super-yacht di Jeff Bezos per i canali della città. Il blocco delle crociere, invece, ha scopo di ridurre il sovra-turismo, ovvero un afflusso di turisti - in gran parte inglesi - al di sopra della media e delle capacità ricettive della città, che conta circa 800.000 abitanti.

A maggio, invece, è entrato in vigore un regolamento che vieta il fumo di cannabis nei quartieri a luci rosse della città, per evitare il degrado e le violenze. A marzo, invece, è stata lanciata una campagna (forse la prima al mondo) che chiedeva ai giovani europei e inglesi tra i 18 e i 35 anni di "stare lontani" dalla città, specie se il principale motivo della loro visita erano le droghe, gli alcolici o le attività a luci rosse.

Il sindaco di Amsterdam Sofyan Mbarki ha però spiegato che "i turisti restano ovviamente i benvenuti nella nostra città, a patto che non si comportino in modo scorretto e non causino disturbo per i i cittadini". Parole che sembrano centrare in pieno il sentimento diffuso tra molti residenti di Amsterdam, annoiati dal gran numero di turisti e dalle lunghe code per le vie più trafficate della città: non è un caso che proprio i cittadini abbiano avviato una campagna intitolata "anche noi viviamo qui".