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La pandemia di Coronavirus ha cambiato profondamente il mondo del lavoro e l’ultimo rapporto pubblicato da Dell Technologies in collaborazione con Savanta ComRes su un campione di adulti della fascia d’età 18-26 anni lo dimostra.
Secondo quanto affermato, il 63% dei partecipanti cita lo smart working come un elemento condizionante della scelta del posto di lavoro, a dimostrazione di come sia centrale.
I dati relativi alla Gen Z, ovvero quella che è stata intervistata, sono particolarmente interessanti e mostrano anche che il 50% degli intervistati sente di non aver ricevuto durante il percorso di studi un’adeguata preparazione dal punto di vista delle competenze tecnologie e funzionali per il raggiungimento dei propri obiettivi di carriera.
Un giovane su due invece dichiara di aver appreso a scuola solo competenze informatiche di base, mentre iil 14% ritiene di non aver ricevuto alcuna istruzione in ambito tecnologico e digitale.
Il 40% degli intervistati suggerisce invece di rendere i corsi di tecnologia più interessanti e disponibili a tutti i livelli d’istruzione, mentre il 27% suggerisce che l’obbligatorietà dei corsi di tecnologia fino a 16 anni sia un incoraggiamento per i giovani ad intraprendere carriere più legate alle tematiche digital.
I risultati completi dello studio sono disponibili direttamente attraverso questo indirizzo.
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