Un viaggio alla scoperta di Perth, tra relax, natura e animali unici

Un viaggio nella capitale del Western Australia, una luogo in ascesa, con un'altissima qualità di vita e bellezze naturali mozzafiato.

Un viaggio alla scoperta di Perth, tra relax, natura e animali unici
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Dista 13.335 chilometri da Roma, che si percorrono in circa 20 ore di volo, con inclusa una sosta nel Medio Oriente o in Asia. Serve pazienza e volontà per raggiungere Perth, capitale del Western Australia, una terra selvaggia in cui si intrecciano i colori, si incontrano animali unici e si entra in contatto con uno stile di vita molto più rilassato rispetto alla quotidiana centrifuga nostrana.
Poter guardare da vicino canguri, koala e quokka, ma anche delfini, foche marine, pellicani, megattere e balene vale da sé il lungo e costoso viaggio, che consente di ammirare le molteplici tonalità che spaziano dall'azzurro al blu dell'Oceano Indiano che bagna la bianchissima costa Ovest, regalando panorami eccezionali, anche perché per gli australiani vivere bene è un dogma che sovrasta tutto il resto. Ancor di più se lontano dalle metropoli più vicine ai ritmi europei, come Sydney e Melbourne.

Alla scoperta di Perth

Sottovaluta e poco gettonata fino agli anni Novanta dello scorso secolo, oggi Perth è una città in grande ascesa che attrae tanti australiani (sono sempre di più i cittadini che si trasferiscono dalla costa Est) e che nel pieno di una profonda trasformazione architettonico-strutturale - tuttora in atto grazie in particolare alla valanga di denaro che ricade sull'area dalle redditizie miniere nel nord dello Stato, anche se gli scavi continuano a intaccare la memoria degli aborigeni con la cancellazione di molti siti storici - si candida come alternativa di livello alle più note mete del Paese.

Detto che per chi vuole arrivare in Western Australia durante l'estate (cioè da giugno ad agosto, quando in Oceania è inverno, anche se nella capitale dell'Ovest il clima è mite e poco piovoso) c'è il volo diretto Roma-Perth proposto da Qantas dal 18 giugno al 2 ottobre, la prima accortezza da depennare sulla lista è il noleggio dell'auto.

Il cinema all'aperto sul tetto di un parcheggio multipiano a Northbridge, il quartiere alla moda tra locali e gallerie d'arte di Perth, credit Alessio Caprodossi

Nello stato più grande dell'Australia, circa nove volte l'Italia con appena 2,5 milioni di persone (il 70% delle quali vive a Perth e nei più vicini sobborghi), le enormi distanze obbligano a scegliere il modello prediletto, tenendo conto che al di là del prezzo un SUV o una 4x4 sono le opzioni ideali per macinare i chilometri in caso si punti a visitare il sud, cioè la regione vinicola di Margaret River, o addentrarsi verso nord, dove ci sono molte mete vacanziere e parchi nazionali da non perdere (ma il viaggio va pianificato e organizzato nei minimi dettagli, dotandosi, tanto per dirne una, di taniche di benzina di riserva poiché per lunghi tratti la presenza umana è totalmente assente).

Un tramonto a Scarborough Beach, credit Alessio Caprodossi

Un consiglio da chi è appena tornato dopo un soggiorno in Western Australia è quello di affidarsi a Bayswater Car Rental, le cui auto sono tutte bianche e riconoscibili per la scritta laterale 'No Birds' su sfondo giallo.
Offrono macchine pressoché nuove, controllate ogni settimana e a tariffe ottime per il costo della vita in Australia Occidentale: 15 giorni con una Mitsubishi AXS per 1105 dollari australiani, circa 700 euro, con inclusi assicurazione e doppio guidatore.

A ciò va aggiunta la cauzione di 300 dollari, restituita entro cinque giorni dopo la riconsegna dell'auto.
Un paio di curiosità per evitare disguidi: all'interno della vettura non ci sono documenti, poiché è tutto digitalizzato e quindi i poliziotti non chiedono nulla (come avvenuto a chi scrive durante un test del palloncino durante la mattina di un giorno festivo), mentre è previsto il pagamento di ulteriori 100 dollari in caso si desideri andare oltre i 500 chilometri di distanza da Perth (ad esempio verso Kalbarri, Monkey Mia ed Exmouth).

Yanchep National Park

Un buon inizio, anche per superare eventuali fastidi derivanti dal jet lag, può essere la tappa allo Yanchep National Park, che si trova a 42 chilometri a nord di Perth e si raggiunge percorrendo la Freeway, l'equivalente della nostra autostrada, qui gratuita.

Per entrare si pagano 15 dollari australiani a veicolo (ma per chi ha in mente di visitare anche altri parchi ci sono le diverse e convenienti opzioni del Park Passes), poiché l'estensione del parco, 2.799 ettari, richiede l'uso dell'auto per spostarsi nelle diverse aree da visitare.
Per comprendere l'importanza del sito, basti sapere che lo Yanchep Park è l'unico luogo nei dintorni di Perth in cui incontrare la fauna selvatica nel suo ambiente naturale: percorrendo i nove trail disponibili (si va dai 2,1 km del Dwerta Mia ai 51.8 km del Coastal Plain Walk Trail per cui servono diversi giorni di cammino, specie durante le stagioni più calde), si incontrano un gran numero di canguri, che nel pomeriggio escono allo scoperto per cibarsi di erba.

Ci sono alte probabilità di ritrovarsi su una delle distese verdi del parco a guardare rapiti decine di canguri di taglia diversa, con mamma e figli riconoscibili per la costante vicinanza tra loro.
Bisogna avere più fortuna per incontrare i koala, che se ne restano a dormire sui lunghi e alti rami degli alberi che circondano l'area dedicata all'ultimo marsupiale arrampicatore.
Nel boardwalk lungo 140 metri e sempre preso di mira dai visitatori, al momento ce ne sono quattro, che raramente scendono a terra per gustarsi le adorate foglie di eucalipto.

Altro motivo per cui non si può mancare l'ingresso all'ex sito di caccia aborigeno, scoperto casualmente nel 1834 dal contadino John Butler mentre cercava il suo bestiame e acquisito nel 1905 dal governo australiano, è il birdwatching.
Certo, bisogna essere instancabili e premiati dalla buona sorte per ritrovarsi a osservare pappagalli rosa e il famigerato passero blu, esemplari per i quali un tentativo vale senza dubbio la pena.

Chiarito che qui, come negli altri parchi del Western Australia, berretto per ripararsi dal sole e una buona scorta d'acqua sono obbligati compagni di viaggio, lo Yanchep National Park è noto anche per le grotte, su tutte la Crystal Cave, visitabile con un tour a parte, numerose aree picnic e barbecue a gas (disponibili gratuitamente), ma pure per l'opportunità di incontrare gli aborigeni e ascoltare la loro storia.
Dall'uso di strumenti come il boomerang ai culti religiosi, passando per la connessione stabilita con piante e terra (poiché rispettare il proprio luogo è il modo più naturale per conoscerlo), si tratta di un'esperienza interessante che arricchisce e fa riflettere.

Rottnest Island

Cambia decisamente l'orizzonte quando bisogna imbarcarsi per Rottnest Island, piccola isola a 19 chilometri da Perth, che si può raggiungere partendo da diversi luoghi nelle vicinanze: dal centro città, dal porto turistico di Hillarys (20 minuti a nord della capitale), oppure da Fremantle, cittadina nota come uno degli snodi marittimi più importanti del Western Australia.
Trascorrere una giornata sull'isola è quasi un obbligo, poiché 'Rotto' (come è soprannominata dai locali) è una riserva naturale in cui si susseguono 63 spiagge e 20 baie.

Una delle baie di Rottnest Island, credit Alessio Caprodossi

Spazi in cui rilassarsi, immortalare panorami mozzafiato per le combinazioni cromatiche tra le sfumature dell'acqua, il bianco dei fini granelli di sabbia e il verde circostante, ma anche luoghi in cui si consumano incontri straordinari: nella baia di Green Island ho visto due delfini giocare tra loro a pochi metri dalla riva, senza contare che la barriera corallina consente di scoprire numerose specie marine durante lo snorkeling, che sull'isola è ancor più diffuso del surf.

Volendo provare un altro tipo di brivido, a Rottnest c'è un piccolo aeroporto per lanciarsi con il paracadute, sfruttando un ambiente fuori dall'ordinario (almeno per gli stranieri). Ovviamente bisogna muoversi per tempo e prenotare tutto in anticipo, poiché l'area è aperta solo a chi è nella lista dei coraggiosi.
Per visitare l'isola ci sono diverse possibilità, con il bus di linea che in 19 tappe permette di scoprire le principali attrazioni del luogo e trascorrere il tempo che si desidera in ogni fermata, in quanto i mezzi passano di continuo e il biglietto consente di salire a bordo quando si vuole. Diverso, invece, è il discorso per chi opta per i tanti tour disponibili per girare l'isola, sempre via bus, che sono gli unici mezzi a quattro ruote ammessi sul territorio.

Il panorama mentre si arriva sull'isola con il traghetto, credit Alessio Caprodossi

Se si preferisce far girare le gambe e sentire il vento in faccia, la soluzione è noleggiare una bicicletta per un tour su misura. Il continuo saliscendi può mettere a dura prova la resistenza fisica, specie nelle giornate più soleggiate, quindi magari per qualcuno è meglio optare per una bici a pedalata assistita. Ad ogni modo, prenotando il viaggio con Rottnest Express, Sea Link o Fast Ferries ci si può assicurare anche una due ruote per pedalare in libertà e trovarsi di fronte a un quokka, marsupiale di piccola taglia a rischio estinzione che si trova quasi esclusivamente a Rotto.
In quella che è la loro casa si muovono liberamente, perlopiù in piccoli gruppi, cibandosi di erba e fogliame (non bisogna offrirgli da mangiare, perché si rischia di complicarne la vita, oltre a incorrere in una multa di 100 dollari australiani).

Incuriosito dalla presenza umana, il quokka è innocuo, si sposta con piccoli salti e osservandolo sembra spesso accennare a un sorriso. Anche per questo l'animale è diventato il simbolo del luogo e l'attrazione più fotografata dai visitatori di Rottnest Island, in cui volendo si può pernottare in uno degli appartamenti costruiti soprattutto a Geordie Bay (scenario ideale per chi vuole girare l'isola, che dopo le 17 si svuota in quanto quasi tutti i turisti rientrano sulla terraferma con gli ultimi traghetti).
Una gita giornaliera che include l'andata e il ritorno in traghetto e l'affitto della bici si aggira sui 90-100 dollari a persona, anche perché nel conto sono inclusi circa 20 dollari destinati alla tutela dell'isola.

Fremantle

Per rilassarsi di fronte all'Oceano ma soprattutto nei tanti locali che offrono diversi viaggi gastronomici, un passaggio a Fremantle è doveroso.
Da prigione lontana in cui a metà Ottocento furono spediti i galeotti inglesi, la cittadina che sorge alla foce del fiume Swan, a meno di 20 chilometri a sud di Perth, si è trasformata in un florido porto marittimo.
Ai tanti grandi container visibili mentre si arriva in città con l'auto, oggi si affiancano decine di caffetterie e ristoranti in cui risuonano molti accenti differenti.
Qui infatti sono nate nel tempo diverse comunità straniere, tra cui quella italiana (la città è gemellata con Capo D'Orlando e Molfetta, omaggiate con l'intitolazione di due strade, Capo d'Orlando drive e Molfetta Quay), che va per la maggiore insieme a quella portoghese.

Diventata popolare nel mondo per aver ospitato l'America's Cup di vela nel 1987, oltre alla Round House - l'ex colonia penale Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco che è il più vecchio edificio ancora agibile costruito (nel 1830) in Western Australia e nel cui tour si conoscono le storie dei fuorilegge e degli evasi - in una visita a Fremantle non può mancare la Town Hall, sala da concerti e massimo esempio di architettura classica, che può ospitare fino a 400 persone (e si può affittare per organizzare il proprio evento).
Tornando allo spettacolo dell'Oceano Indiano, però, due soste consigliate per ammirare il tramonto sono gli stop ai piedi dei due fari del porto: North Mole Lighthouse e South Mole Lighthouse, simili anche nella lunga e stretta via d'accesso percorribile a piedi, in bicicletta o in macchina, ma differenti nei colori di riferimento, con il rosso che caratterizza il primo e il verde a personalizzare il secondo.

Kings Park

La visione dall'alto aiuta sempre a capire meglio dove ci si trova e scoprire dettagli difficilmente scrutabili altrove. Se ciò non attrae, dirigersi a Kings Park è comunque un atto dovuto per chi soggiorna o passa da Perth. Al di là dell'estensione di oltre 4 chilometri quadrati, il principale parco cittadino offre un ventaglio di proposte eterogenee tra giardini botanici, sentieri, alberi imponenti come il baobab e il panorama sullo skyline e sul fiume Swan che attraversa la città.

Il panorama sul Central Business District di Perth da Kings Park, credit Alessio Caprodossi

Per gli appassionati del genere, nel parco si contano più di 300 varietà di piante autoctone e 80 specie di uccelli.
Tante le attività fruibili per scoprire le diverse aree del parco, sia per gli adulti che per i bambini, anche se l'attività più gettonata da locali e stranieri è godersi un picnic in attesa del tramonto che colora il cielo di sfumature rosa, viola e rossastre.
Gestito dalla Botanic Gardens and Parks Authority dal 1999, dopo che per lungo tempo è stato un luogo culturale di primaria importanza per la tribù aborigena Whadjuk e attuale destinazione turistica più popolare della capitale dell'Australia Occidentale, Kings Park ospita sul Mount Eliza lo State War Memorial, l'obelisco di granito alto 18 metri che omaggia i caduti per il Paese durante i due conflitti mondiali (7.000 nella prima guerra, 4.000 nella seconda).

Dall'altro lato, invece, il parco si riempie di feste e colori per l'Australia Day, la giornata che celebra il Paese in cui decine di migliaia di cittadini si riversano qui alternando performance artistiche, gare sportive, festival musicali e gli immancabili barbecue.
Vissuti i festeggiamenti in prima persona nel 2013, il ricordo è ancora forte riguardo l'alto numero di presenze e le attività collettive che si rivelano occasioni di futura amicizia.

Spiagge

Perth-Oceano-spiagge è il triangolo che quasi in automatico si crea nella mente di chi intende passare da queste parti. Non a torto, perché le distese di sabbia bianca che si susseguono lungo la costa lasciano a bocca aperta. Lunghe, larghe e in grado di accogliere migliaia di persone, le spiagge nel West non sono soltanto sinonimo di felice passatempo.

Un'immagine di City Beach, credit Alessio Caprodossi

Oltre al surf e alle altre attività sportive legate all'acqua, in ogni spiaggia ci sono i consueti bbq gratuiti insieme a tavoli e panchine per rifocillarsi, ampi prati in cui distendersi soli o in compagnia, piste ciclabili a disposizione di ciclisti e runner che vogliono mantenersi in forma, ma anche attrezzi da palestra e bagni pubblici, con tanto di docce. Tutti servizi gratuiti, tenuti costantemente puliti e in ottime condizioni.
Quanto alle spiagge, basta una rapida ricerca online per farsi un'idea delle relative bellezze; tuttavia, restando nei dintorni della capitale, consigliamo di non mancare alcuni spot, a partire da Scarborough Beach dove, oltre all'anfiteatro frequentato giorno e notte, nel 2019 è stata realizzata una piscina olimpionica (ingresso 7,80 dollari a persona, molto abbordabile considerati i prezzi australiani), oltre a uno skate park, un'area per l'arrampicata e una collina artificiale, meta quotidiana per ammirare il tramonto.

Poco distante da Scarborough c'è Trigg Beach, una delle mete predilette dai surfisti, in virtù di onde e vento sopra la media appena si alza la mareggiata, ma anche di chi ama il jogging, poiché la ciclabile che si snoda parallela all'Oceano Indiano regala punti panoramici meravigliosi.
In direzione sud, invece, due posti da vedere sono City Beach e Cottesloe Beach.
La prima è una delle più gettonate per il picnic, in particolare nel fine settimana, poiché offre diverse aree d'ombra che sono un toccasana in estate e in primavera. La seconda spicca per le scogliere che permettono di nuotare in maniera agevole e per l'ampia offerta enogastronomica di locali e hotel presenti lungo l'abbondante chilometro e mezzo di sabbia.

In tutte le spiagge ci sono bagnini che si muovono con vari mezzi, auto inclusa, e ogni tanto può capitare di sentire dei suoni improvvisi e ripetuti: è il segnale che bisogna uscire dall'acqua immediatamente, poiché sono stati avvistati squali nelle vicinanze (i velivoli che si vedono spesso passare sopra l'Oceano servono a questo). Ci si potrebbe giustamente spaventare, ma ci si abitua in fretta, poiché a Perth e dintorni è una consuetudine.