La storia controversa di Hello Kitty, tra leggende e creepypasta

La gattina più famosa del mondo in realtà non è un gatto, e la sua storia nasconde risvolti misteriosi e teorie inquietanti.

La storia controversa di Hello Kitty, tra leggende e creepypasta
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È uno dei personaggi più famosi al mondo ma in molti, a quasi cinquant'anni dalla sua nascita, non conoscono davvero la sua storia. Hello Kitty, la gattina emblematica del brand giapponese Sanrio, in realtà non è nemmeno un gatto.
Dalla sua genesi sono scaturite teorie inquietanti, fatti curiosi e rivelazioni disturbanti. Che segreti si celano dietro a questo musino dolcissimo che ha conquistato adulti e bambini di tutte le generazioni?

La nascita di una star

È il 1974 e Yuko Shimizu, designer della grande società giapponese Sanrio, dà alla luce un personaggio kawaii che cattura subito l'attenzione dei bambini. Con le sue orecchie da gatto,

un emblematico fiocchetto rosso e tre baffetti che cingono il suo musino bianco, Hello Kitty diventa in men che non si dica un fenomeno globale, che da un portamonete in vinile arriva a decorare chitarre, autovetture e perfino aeroplani. Hello Killy - il cui nome reale è Kitty White, ispirato al gatto del romanzo di Lewis Carroll "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" - nasce a Tokyo ma in due anni ha già fatto il giro del mondo, è diventata ambasciatrice dell'UNICEF e un'icona consolidata nel mondo della moda. Cosa sappiamo di lei? Che vive a Londra, è del segno dello Scorpione, ama le torte di mele, ha una sorella gemella (Mimmy), frequenta la terza elementare e...È senza bocca. Nel 2014, dal Los Angeles Times, arriva inoltre una dichiarazione che delude gran parte dei suoi fan: Hello Kitty non è nemmeno un gatto. La notizia shock giunge in occasione della mostra "Hello! Exploring the Supercute World of Hello Kitty" al Japanese American National Museum, curata dall'antropologa Christine R. Yano, ed in seguito ad alcune correzioni di testo da parte della Sanrio:

"Hello Kitty è un personaggio dei fumetti, una ragazzina, un'amica, ma non di certo una gatta. Infatti, non viene mai raffigurata su quattro zampe, ma cammina e si siede come una creatura a due gambe".

Un'iconografia misteriosa

La figura "felina" di Hello Kitty si ispira al maneki neko, il "gatto della fortuna" giapponese che cattura l'attenzione con la sua zampina alzata. Ciononostante, l'icona di Sanrio non è mai stata identificata come un gatto, dai suoi creatori. Lo conferma un'ulteriore indagine di RocketNews24, sito web giapponese di notizie, che ha contattato direttamente l'ufficio pubbliche relazioni dell'azienda, per ricevere informazioni sulla vera natura di Kitty White.

"Non abbiamo mai detto che fosse umana. Hello Kitty è in realtà una personificazione, o meglio un'antropomorfizzazione sul genere di Topolino, che nessuno confonderebbe per un essere umano ma che non è nemmeno un topo. E lo stesso vale dunque per Hello Kitty, che non è né un essere umano né, tanto meno un gatto".
Stando alle precedenti dichiarazioni della Sanrio, Hello Kitty sarebbe una bambina inglese di 8 anni "allegra e felice, con un cuore d'oro". Il suo abbigliamento incarna lo spirito degli anni ‘70 della "swinging London" e la scelta del bianco indica la purezza dell'infanzia felice. Ma da ciò che emerge dal funzionario contattato da RocketNews24, Hello Kitty sembra non impersonare un essere umano. Il mistero sulla sua identità si infittisce, ma un dettaglio incuriosisce i fan e gli utenti del web: perchè Yuku Shimizu avrebbe scelto di rappresentarla senza bocca? Riguardo questo punto, aleggiano diverse teorie dalle sfumature contrastanti. Quella confermata da Yuko Yamaguchi, terza designer "madre" di Hello Kitty, è in realtà molto dolce:

«È per far sì che coloro che la guardano, possano proiettare su di lei i propri sentimenti. Kitty sembra felice quando la gente è felice; sembra triste quando la gente è triste. Se avesse una bocca avrebbe un'espressione e nessuno potrebbe rintracciare in lei il proprio stato d'animo».

Tuttavia, una delle leggende metropolitane più famose, sostiene una teoria dai risvolti tristi ed inquietanti.

Kawaii o creepy?

Hello Kitty sarebbe stata creata da una donna cinese alla cui figlia, quattordicenne, era stato diagnosticato un cancro alla bocca. Dopo la tragica notizia, la donna sarebbe stata pronta a tutto pur di salvare la vita della propria bambina. Dopo infinite preghiere, sperando in un miracolo, quando si accorse che le condizioni della figlia continuavano a peggiorare, la donna si affidò alle forze demoniache e strinse un patto con Satana per salvare la bambina.

Ma Satana le chiese una cosa in cambio: creare un personaggio che sarebbe stato famoso in tutto il mondo, per attirare più persone possibili e conquistare nuovi seguaci. Comprando il merchandising tutti avrebbero sottoscritto, involontariamente, un patto con il Diavolo. La donna accettò e la bambina fu salvata, mentre Hello Kitty divenne un'icona mondiale dalla genesi demoniaca.

Una teoria sconclusionata che circola online dal 2008, ma che si lega ad ulteriori dettagli agghiaccianti che orbitano attorno al personaggio della Sanrio. In molti sostengono che le orecchie appuntite siano in realtà due piccole corna, mentre in un dialetto cinese, la pronuncia del nome Kitty sarebbe molto simile alla parola "demone", quindi ogni volta che qualcuno pronuncia il nome del giocattolo, starebbe in realtà salutando il diavolo. Inoltre, nel 1999 a Hong Kong ci fu un omicidio che venne comunemente soprannominato "il caso Hello Kitty".

Una ragazza venne rapita da tre uomini, tenuta prigioniera per un mese, torturata e alla fine uccisa. Al posto della sua testa, la polizia trovò la testa di un peluche di Hello Kitty.
Esiste anche un'altra creepypasta sull'origine di Hello Kitty: il personaggio della Sanrio sarebbe stato inventato, negli anni '70, per "familiarizzare" con un nuovo impianto nucleare. La popolazione giapponese nutriva diversi dubbi su questo tipo di energia e un personaggio dall'aspetto dolce e rassicurante avrebbe potuto aggirare l'opposizione.

Ad oggi non è ancora chiara la reale origine di Hello Kitty, ma sin dalla sua nascita la piccola, eternamente bambina Kitty White, ha riscosso un successo impareggiabile che l'ha portata a diventare un vero e proprio oggetto di culto. E non si parla di culto satanico!