Chi avrebbe mai immaginato che il piccolo comune di Santarcangelo di Romagna potesse ospitare un villaggio steampunk abitato da robot e mutanti? Eppure, la Mutoid Waste Company, fondata da Joe Rush e Robin Cooke nella Londra degli anni '80, dopo aver itinerato per le più grandi città europee, ha scelto proprio il paesaggio rurale della cittadina romagnola come meta definitiva in cui stabilirsi.
Scoprire Mutonia
Shepherd Bush, quartiere multiculturale di Londra, 1986: un gruppo di scultori e performer si accinge a prendere parte ad un progetto itinerante che avrebbe attraversato le maggiori capitali d'Europa, da Amsterdam fino a Barcellona, raccogliendo con sè un crescente numero di artisti nomadi dallo stile decisamente insolito.
Le fondamenta della Mutoid Waste Company sono racchiuse nell'etimologia del suo nome: mutare i rifiuti in opere d'arte, donando una nuova vita ai materiali di scarto attraverso espressioni artistiche singolari e a dir poco sbalorditive. Giunti in Italia nel 1990 in occasione del Santarcangelo Festival, il gruppo artisti internazionali, abituati ad occupare luoghi abbandonati e a impatto zero sul territorio, si stabilisce in una cava dismessa nei pressi del fiume Marecchia, senza immaginare che quella sarebbe stata la destinazione finale di quel viaggio psichedelico. Ma si sa, i vecchi borghi sprigionano un fascino irresistibile e chi ha girovagato per l'Europa sa che non c'è luogo più ospitale e confortevole dell'Italia.
Ed ecco che, tra un rave party e un concerto illegale, la compagnia di riciclatori comincia a familiarizzare con il territorio romagnolo fino a stabilirvisi in pianta stabile, convertendo i furgoni e i camion in vere e proprie case mobili. Nasce così un parco unico e sovversivo che ospita decine di artisti e le loro creazioni folli, composte da materiali metallici di scarto, motori, tubature e pezzi di automobili, che uniti assieme creano mostri, automi, animali mitologici e cyborg.
Uno degli eventi più memorabili organizzato dai Mutoid fu il Capodanno del 1999, il "Millenium Bug": durante quella notte, i cittadini di Santarcangelo hanno assistito allo spettacolo di un enorme drago sputafuoco che passeggiava indisturbato per la piazza principale del paese. Mutonia vanta un impatto visivo impressionante, ma racchiude in sè anche un gesto d'amore nei confronti dell'ambiente: nel corso degli ultimi trent'anni, la comunità di artisti underground ha saputo trasformare un luogo dimesso in una sorta di museo surreale a cielo aperto, riadattando gli spazi circostanti attraverso iniziative sostenibili mirate alla cura dell'ambiente. E nonostante i primi malumori da parte delle istituzioni, ad oggi il parco steampunk è una delle mete preferite dalla popolazione locale e dagli appassionati d'arte provenienti da tutta Italia.
Gli artisti di Mutonia, con le loro sculture dal gusto vintage e post atomico ispirate a "Mad Max" e ad "Alien", ma anche agli Egizi e ai Mecha, sono riusciti a dare un nuovo senso ad una moltitudine di oggetti che avevano consumato la loro funzione primaria, invitando il pubblico ad ammirare queste opere d'arte senza dimenticare di riflettere sull'eccessivo consumismo che ci divora ogni giorno.
Su questa scia di consapevolezza, i trenta artisti che oggi abitano il parco propongono iniziative inclusive di ogni tipo, da manifestazioni musicali a corsi d'artigianato per bambini, integrandosi sempre di più con la società che li accoglie. La visita al parco è gratuita ed è aperta dalle 9.30 alle 20 da aprile a ottobre, mentre da novembre a marzo il campo chiude intorno alle 18. Durante il primo maggio, poi, a Mutonia si organizzano feste indimenticabili. Nel 2020 il comune di Santarcangelo ha conferito la massima onorificenza cittadina ai Mutoid con l'Arcangelo d'oro, riconoscendo pubblicamente le splendide iniziative della comunità.
L'avanguardia artistica di Mutonia è un movimento anticonformista e al contempo gentile, che apre il cuore ai valori dell'ecologia, della rinascita e dell'accoglienza: un'inaspettata comunità di draghi in plexiglass, tori meccanici, robot spaziali, ossimori ma soprattutto sognatori.
Chi avrebbe mai immaginato che il piccolo comune di Santarcangelo di Romagna potesse ospitare un villaggio steampunk abitato da robot e mutanti? Eppure, la Mutoid Waste Company, fondata da Joe Rush e Robin Cooke nella Londra degli anni '80, dopo aver itinerato per le più grandi città europee, ha scelto proprio il paesaggio rurale della cittadina romagnola come meta definitiva in cui stabilirsi.
Scoprire Mutonia
Shepherd Bush, quartiere multiculturale di Londra, 1986: un gruppo di scultori e performer si accinge a prendere parte ad un progetto itinerante che avrebbe attraversato le maggiori capitali d'Europa, da Amsterdam fino a Barcellona, raccogliendo con sè un crescente numero di artisti nomadi dallo stile decisamente insolito.
Le fondamenta della Mutoid Waste Company sono racchiuse nell'etimologia del suo nome: mutare i rifiuti in opere d'arte, donando una nuova vita ai materiali di scarto attraverso espressioni artistiche singolari e a dir poco sbalorditive.
Giunti in Italia nel 1990 in occasione del Santarcangelo Festival, il gruppo artisti internazionali, abituati ad occupare luoghi abbandonati e a impatto zero sul territorio, si stabilisce in una cava dismessa nei pressi del fiume Marecchia, senza immaginare che quella sarebbe stata la destinazione finale di quel viaggio psichedelico. Ma si sa, i vecchi borghi sprigionano un fascino irresistibile e chi ha girovagato per l'Europa sa che non c'è luogo più ospitale e confortevole dell'Italia.
Ed ecco che, tra un rave party e un concerto illegale, la compagnia di riciclatori comincia a familiarizzare con il territorio romagnolo fino a stabilirvisi in pianta stabile, convertendo i furgoni e i camion in vere e proprie case mobili. Nasce così un parco unico e sovversivo che ospita decine di artisti e le loro creazioni folli, composte da materiali metallici di scarto, motori, tubature e pezzi di automobili, che uniti assieme creano mostri, automi, animali mitologici e cyborg.
Uno degli eventi più memorabili organizzato dai Mutoid fu il Capodanno del 1999, il "Millenium Bug": durante quella notte, i cittadini di Santarcangelo hanno assistito allo spettacolo di un enorme drago sputafuoco che passeggiava indisturbato per la piazza principale del paese.
Mutonia vanta un impatto visivo impressionante, ma racchiude in sè anche un gesto d'amore nei confronti dell'ambiente: nel corso degli ultimi trent'anni, la comunità di artisti underground ha saputo trasformare un luogo dimesso in una sorta di museo surreale a cielo aperto, riadattando gli spazi circostanti attraverso iniziative sostenibili mirate alla cura dell'ambiente. E nonostante i primi malumori da parte delle istituzioni, ad oggi il parco steampunk è una delle mete preferite dalla popolazione locale e dagli appassionati d'arte provenienti da tutta Italia.
Gli artisti di Mutonia, con le loro sculture dal gusto vintage e post atomico ispirate a "Mad Max" e ad "Alien", ma anche agli Egizi e ai Mecha, sono riusciti a dare un nuovo senso ad una moltitudine di oggetti che avevano consumato la loro funzione primaria, invitando il pubblico ad ammirare queste opere d'arte senza dimenticare di riflettere sull'eccessivo consumismo che ci divora ogni giorno.
Su questa scia di consapevolezza, i trenta artisti che oggi abitano il parco propongono iniziative inclusive di ogni tipo, da manifestazioni musicali a corsi d'artigianato per bambini, integrandosi sempre di più con la società che li accoglie. La visita al parco è gratuita ed è aperta dalle 9.30 alle 20 da aprile a ottobre, mentre da novembre a marzo il campo chiude intorno alle 18. Durante il primo maggio, poi, a Mutonia si organizzano feste indimenticabili. Nel 2020 il comune di Santarcangelo ha conferito la massima onorificenza cittadina ai Mutoid con l'Arcangelo d'oro, riconoscendo pubblicamente le splendide iniziative della comunità.
L'avanguardia artistica di Mutonia è un movimento anticonformista e al contempo gentile, che apre il cuore ai valori dell'ecologia, della rinascita e dell'accoglienza: un'inaspettata comunità di draghi in plexiglass, tori meccanici, robot spaziali, ossimori ma soprattutto sognatori.
Si ringraziano per le immagini:
Comune di Santarcangelo
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