Piratinviaggio arriva in Italia: 'Il Paese ideale per una vacanza'

Il Ceo David Armstrong svela in anteprima l'apertura di una filiale nel Bel Paese: "L'Italia è un ottimo posto per vivere e trascorrere il tempo libero".

Piratinviaggio arriva in Italia: 'Il Paese ideale per una vacanza'
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Da blog di viaggi per cogliere al volo errori di prezzo e offerte irrinunciabili a sito di riferimento per una comunità di svariati milioni di utenti a caccia di ispirazioni per godersi un'esperienza da ricordare all'insegna del rapporto qualità/prezzo. La parabola di Piratinviaggio è indicativa dell'evoluzione delle soluzioni digitali in grado di costruirsi un seguito nutrito, capillare e in costante crescita grazie a contenuti rilevanti e alla capacità di saper dosare differenti linguaggi sui diversi canali social.
Più che il tempo trascorso dalla scommessa lanciata nel 2011 con il blog Urlaubspiraten (che significa pirati in vacanza) dallo studente tedesco Igor Simonow, che l'anno seguente si è unito con l'amico Sebastian Kaatz, a caratterizzare HolidayPirates Group è il rovesciamento dell'approccio al viaggio: se le agenzie di viaggio e le aziende di settore si preoccupano di orchestrare il miglior soggiorno nel luogo prescelto dai clienti, la compagnia tedesca regala agli utenti l'ispirazione, cioè i suggerimenti verso destinazioni più o meno note dove poter trascorrere vacanze rilassanti o vivere il sogno desiderato da una vita. In sostanza, quindi, un modo diverso di agire e creare la domanda.

La risalita post pandemia

Seguendo questo credo la compagnia con sede in uno dei WeWork di Berlino, e pronta a inaugurare a maggio i nuovi uffici in zona Mitte, è arrivata in dieci mercati (Francia, Regno Unito, Olanda, Austria, Polonia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti, oltre a Italia e Germania), proponendo voli, hotel, crociere, coupon di viaggio e guadagnando una percentuale dalla vendita dei pacchetti vacanze messi a punto dalle agenzie di settore.

Con ancora gli effetti del Covid e i rincari generalizzati delle materie prime a frenare in parte la voglia di evasione, il 2022 è stato un anno di crescita rispetto ai dodici mesi precedenti: "Abbiamo chiuso l'anno al 70% del livello pre-pandemia, cioè dei 463 milioni di euro registrati nel 2019, e le stime per il 2023 prevedono un incremento con la risalita che si attesterà al 90%", racconta a Everyeye David Armstrong, amministratore delegato della compagnia dal luglio 2016, dopo aver trascorso due anni come direttore operativo, in un'epoca ormai lontana in cui la società contava su appena 11 dipendenti.

Ciao Italia

A migliorare i conti ci penserà il team di 140 persone (erano 220 nel 2019, all'apice pre-coronavirus) distribuito tra il quartier generale tedesco, Francia e Regno Unito e da poco anche nei Paesi Bassi, dove è stata aperta una nuova sede. "Abbiamo riscontrato un grande potenziale nel Paese e quindi investito per la creazione di un team locale, che specialmente a livello commerciale può essere più vicino a possibili partner e al mercato dei viaggi locale", chiarisce il Ceo.

Che poi ci svela in anteprima i piani d'espansione con una gradita sorpresa che ci riguarda da vicino, perché tra primavera e inizio estate PiratinViaggio aprirà una filiale a Milano (come fatto in precedenza in Belgio). Considerati numeri e margini di crescita, era solo questione di tempo, stante il rinvio causa Covid-19, in quanto l'Italia è uno dei mercati più redditizi per la compagnia, che qui ha avviato le operazioni nel 2013.
Terzo paese in cui la società si è affacciata dopo Germania e Polonia, l'Italia è al momento al terzo posto anche per il fatturato, dietro alla stessa Germania e al Regno Unito. La predisposizione a viaggiare combinata con le proposte di Piratinviaggio ha prodotto nel Bel Paese un costante incremento dei ricavi, la cui impennata si è placata solo nel biennio 2020-2021. Uno stop riscattato a stretto giro, perché nel 2022 le transazioni sono tornate all'80% del volume di affari registrato prima della chiusura del mondo, mentre il primo bimestre 2023 ha superato il livello pre-pandemia.

Con un team composto da 11 persone distribuite tra marketing, social media e commerciale, l'Italia si conferma una delle punte di diamante nello scacchiere aziendale, sia come meta prediletta dagli stranieri per lo smart working, sia per la quantità e originalità delle località che attirano viaggiatori da ogni parte del mondo. Mettendoci nei panni di quest'ultimi, del resto, pochi paesi possono offrire un ventaglio di proposte così eterogenee e fruibili durante tutto l'anno.

"L'Italia è un ottimo posto per vivere e trascorrere il tempo libero , amato in questo senso soprattutto dai tedeschi, ma pure una destinazione ideale, con il mare di norma a un paio di ore di distanza, quindi perfetto anche in estate", osserva Armstrong.
Ma se l'Italia è un mercato strategico per l'azienda lo si deve alla capacità di creare una community che segue le proposte del gruppo e stimola la ricerca di destinazioni e offerte. Con 2,5 milioni di visite al mese, 894mila seguaci su Instagram e 1,6 milioni di fan sulla pagina Facebook (anche se il dato visibile è 10,8 milioni, che rappresenta il totale dei followers in tutti i mercati), Piratinviaggio domina la scena nostrana ma anche nella battaglia interna con le altre versioni della piattaforma, restando fedele alla ricetta originale composta da passaparola e lavoro a stretto contatto con le piattaforme, spendendo meno dell'1% del budget per la pubblicità su Google.

"In Italia abbiamo un grande seguito e i numeri su Instagram sono una dimostrazione della nostra crescita: abbiamo lanciato la pagina nel 2018 e coltivata con campagne marketing e collaborazioni con i creator di viaggi che ci hanno permesso di guadagnare una media di 10.000-20.000 followers a settimana, facendoci percepire come riferimento credibile, in grado di ispirare le persone. E questo è il nostro successo più grande", chiarisce Armstrong.

Una società remote first con dipendenti che possono lavorare dove vogliono

Una presenza in loco fa ovviamente la differenza per ampliare il raggio d'azione e incrementare al contempo i numeri e la visibilità del brand, anche se quella tedesca è una società votata alla flessibilità.
"La premessa è che tecnicamente non fa differenza dove si trovino le persone, perché l'importante è il servizio offerto agli utenti. Del totale dei dipendenti, 107 hanno un contratto tedesco, con la maggior parte che vive a Berlino pur non essendo obbligatorio, poiché secondo il nostro contratto "Remote First" si può vivere in qualsiasi parte della Germania - spiega Armostrong - Così avviene negli altri mercati in cui abbiamo team operativi, dove non ci sono vere e proprie sedi e i ragazzi possono vivere e lavorare ovunque all'interno del Paese.

Chi vuole può pure trasferirsi all'estero per un dato periodo di tempo all'anno, con le specifiche che variano in base al Paese e alle rispettive legislazioni. Il contratto tedesco, ad esempio, permette di lavorare fuori dalla Germania per un massimo di 6 mesi all'anno". Ogni dipendente ha, dunque, la possibilità di andare in ufficio, pur senza averne l'obbligo. E per ovviare all'eventualità di un feeling che rischia di sfibrarsi c'è il rimedio messo a punto dal gruppo.
"Due volte l'anno organizziamo dei Summit e delle feste, per avere l'opportunità di incontrarsi di persona tutti insieme. Oltre a ciò i vari reparti possono organizzare degli eventi circoscritti al team in altri due momenti dell'anno, a spese dell'azienda".

In arrivo i pacchetti viaggio fatti in casa, che saranno testati in Italia

A proposito di crescita, le idee sono chiare anche su come riuscire a compiere il salto di qualità, sempre a livello numerico ma non in chiave social, bensì alla voce profitti.
"Finora ci siamo fatti conoscere, creando una comunità e un seguito importante, adesso è il momento di slegarci dagli altri e mettere a punto i nostri pacchetti di viaggio, creati su misura per i nostri utenti. Li lanceremo entro fine anno e il Paese pilota sarà l'Italia per il contenuto brandizzato - prosegue l'a.d. della società - Avevamo bisogno di testare in uno dei quattro mercati principali (Germania, Italia, UK, e Francia) per vedere l'impatto su larga scala. È stata scelta l'Italia per il potenziale maggiore per avere un nuovo segmento verticale, perché grazie in particolare alla vasta audience sui social media, il brand PiratinViaggio è ormai molto conosciuto, con un livello di riconoscibilità e di fidelizzazione molto alto. E poi c'è un altro fattore da non sottovalutare: PiratinViaggio in Italia non ha competitor diretti".

Il passaggio da partner a operatore di viaggio online richiede risorse, pazienza e attenzione perché il modo di viaggiare sta cambiando, con nuovi fattori che spazzano vie metodi legati alla tradizione e superati dall'evoluzione della società.

"Bisogna capire come affrontare la sostenibilità, un grande tema che non inficia il desiderio di viaggiare ma impatta su come ci si muove. La mia sensazione è che la maggior parte delle aziende di settore non ha ancora definito quale sia il percorso da seguire per ridurre l'impronta ecologica e con quali tempistiche arrivare al traguardo. Tutti sono consapevoli, però, che la questione non si può più sottovalutare o posticipare, perché altrimenti si rischia di finire ai margini". Al di là dell'ambiente, nonostante si sia ripreso a viaggiare a pieno ritmo su scala globale, l'attualità pone ancora molti interrogativi al comparto turistico, che sconta in particolare l'inflazione che continua a volare alto e la crisi dei cieli con l'alto numero di voli cancellati la scorsa estate che sembra uno scenario destinato a ripetersi nei prossimi mesi.

"Ero convinto che il conflitto russo-ucraino avrebbe avuto un impatto forte sul comportamento delle persone in relazione agli spostamenti, invece archiviate le prime due settimane nei paesi occidentali si è tornato a viaggiare come in precedenza. A risentirne sono state principalmente Germania e Polonia, mentre in Italia, Francia, Spagna e Regno Unito non c'è stato un effetto significativo". Al netto delle varie incognite, la predisposizione a viaggiare e a cercare occasioni è comunque rimasta intatta. "Sta cambiando il modo di viaggiare ma la voglia resta molto alta e diffusa. E con lei l'interesse per le buone offerte. Questo è ciò che mi fa ben sperare per il futuro, perché pur se ci saranno novità nei mezzi e nei metodi utilizzati, Piratinviaggio sarà in grado di essere flessibile e adeguarsi ai cambiamenti offrendo agli utenti le soluzioni vantaggiose che si aspettano da noi".