L'heavy metal nasce negli anni '80 come un genere esasperato e ribelle che celebra chiunque si senta un outsider, controcorrente rispetto alla massa. Proprio come il punk, di cui è un diretto discendente, la musica metal è priva di fronzoli e superficialità e mira a sovvertire la cultura mainstream attraverso sonorità spigolose e disturbanti. Dopo gli Iron Maiden, gli Anthrax e i Judas Priest, si può dire che nella contemporaneità occidentale oggi non sia rimasto poi così tanto spazio per questo tipo di controcultura, che si è consumata nel corso degli ultimi due decenni del millennio passato. Tuttavia, in Africa, il villaggio di Rakops in Botswana ha da poco ospitato il suo primo Vulture Thrust Metal Fest, puntando i riflettori su una scena ancora viva e pulsante, che traduce la propria attitudine sovversiva in un dress code appariscente e aggressivo.
Chi sono i MaRock africani?
In un villaggio di poche migliaia di persone nel Botswana centrale, solitamente più dedito all'allevamento del bestiame che all'heavy metal, come dicevamo, l'autunno scorso si è svolto il primo Vulture Thrust Metal Fest ospitando una delle sottoculture più audaci della scena africana. Dopo il periodo delle restrizioni del COVID-19 che hanno impedito gli spettacoli dal vivo, Rakops si conferma il centro nevralgico della scena underground, ospitando le band più prominenti dell'heavy metal africano, tra cui gli Overthrust, fronteggiati dal cantante Tshomarelo "Vulture" Mosaka.
Nata a Ghanzi, la band da oltre 10 anni organizza un festival denominato "Overthrust Winter Metal Mania Fest", un evento di beneficenza specializzato nella cura dei bambini svantaggiati e disabili. A Rakops, gli Overthrust riuniscono la loro solida fanbase in un raduno di musica estrema e outfit appariscenti. I MaRock sono una comunità di metalhead appassionati nati intorno agli anni '90 che si distinguono grazie al loro stile vistoso, tra t-shirt dei Motörhead e degli Hellraiser, pantaloni in pelle, catene a mo' di harness attorno al corpo e cappelli da cowboy.
La loro passione per i look in pelle supera perfino i costumi di scena dei Mötley Crüe, e tra i MaRock è in corso una continua competizione tra chi osa di più, in termini di stile. La sottocultura heavy metal africana è una vera e propria fusione di modelli internazionali ed elementi tradizionali, tra cui un'innata passione per accessori inusuali come fruste, corde, teschi e ossa di animali - oltre, ovviamente, alle borchie.
Pur essendo attivamente impegnati nel campo della salute mentale e del sostegno alle comunità più povere, i MaRock e le band da cui si sentono rappresentati si tengono lontani dalla politica, a differenza delle nazioni vicine. Con il debutto del Vulture Thrust Metal Fest, i MaRock raccolgono fondi per orfanotrofi, banchi alimentari, scuole locali e bambini con disabilità, sfruttando il potere della musica metal per diffondere un messaggio di forza e speranza.
La scena metal del Botswana
Il vero e proprio arrivo della musica metal in Botswana è da ricondurre agli anni '90, con un gruppo chiamato Noisey Road, seguito dai Metal Orizon. Ad oggi, queste band e i loro membri vengono considerati come padri della musica rock dell'Africa meridionale. A quel tempo queste due band erano piuttosto popolari, ma la scena metal non era ancora così diffusa come quella odierna.
Dall'influenza di queste band nel corso degli anni sono nati gruppi emergenti come Wrust, Stealth, Nodd, Remuda, Stane e Vitrified. Tuttavia, come molte comunità heavy metal a livello globale, i MaRock hanno dovuto affrontare anni di pregiudizi da parte dei più conservatori. I leader religiosi locali sostenevano che l'emergere di un gruppo di fan che bevono birra e indossano abiti neri doveva essere qualcosa di eretico, e presentarono addirittura una petizione per far cancellare gli spettacoli. Per questo motivo band come i Vulture, prima dei festival, organizzano parate heavy metal cercando di contrastare l'idea errata che i metallari siano dei "satanisti". A Rakops, ad esempio, le band ancora oggi si riuniscono presso l'ospedale principale prima di marciare verso il centro del villaggio, salutando gli abitanti.
Ad oggi, la maggior parte dei membri delle band fa musica part-time, poiché la sfida principale, per questi musicisti, è quella economica. Molti di loro non hanno sponsor per finanziare le attività della band, costringendo i membri a lunghi periodi di pausa. Dal punto di vista musicale, la musica heavy metal del Botswana si ispira alle band più iconiche della scena mondiale, con performance che si concentrano su precisione e tecnicismo, oltre ad un grande effetto scenico.
Tra musicisti che suonano la chitarra con i denti, chiome voluminose, nuvole di polvere nel deserto e catene scintillanti avvolte attorno al corpo, i MaRock si muovono uniti come una gang ma diffondono amore e solidarietà abbattendo i preconcetti che si fermano all'apparenza.
L'heavy metal nasce negli anni '80 come un genere esasperato e ribelle che celebra chiunque si senta un outsider, controcorrente rispetto alla massa. Proprio come il punk, di cui è un diretto discendente, la musica metal è priva di fronzoli e superficialità e mira a sovvertire la cultura mainstream attraverso sonorità spigolose e disturbanti.
Dopo gli Iron Maiden, gli Anthrax e i Judas Priest, si può dire che nella contemporaneità occidentale oggi non sia rimasto poi così tanto spazio per questo tipo di controcultura, che si è consumata nel corso degli ultimi due decenni del millennio passato. Tuttavia, in Africa, il villaggio di Rakops in Botswana ha da poco ospitato il suo primo Vulture Thrust Metal Fest, puntando i riflettori su una scena ancora viva e pulsante, che traduce la propria attitudine sovversiva in un dress code appariscente e aggressivo.
Chi sono i MaRock africani?
In un villaggio di poche migliaia di persone nel Botswana centrale, solitamente più dedito all'allevamento del bestiame che all'heavy metal, come dicevamo, l'autunno scorso si è svolto il primo Vulture Thrust Metal Fest ospitando una delle sottoculture più audaci della scena africana.
Dopo il periodo delle restrizioni del COVID-19 che hanno impedito gli spettacoli dal vivo, Rakops si conferma il centro nevralgico della scena underground, ospitando le band più prominenti dell'heavy metal africano, tra cui gli Overthrust, fronteggiati dal cantante Tshomarelo "Vulture" Mosaka.
Nata a Ghanzi, la band da oltre 10 anni organizza un festival denominato "Overthrust Winter Metal Mania Fest", un evento di beneficenza specializzato nella cura dei bambini svantaggiati e disabili. A Rakops, gli Overthrust riuniscono la loro solida fanbase in un raduno di musica estrema e outfit appariscenti. I MaRock sono una comunità di metalhead appassionati nati intorno agli anni '90 che si distinguono grazie al loro stile vistoso, tra t-shirt dei Motörhead e degli Hellraiser, pantaloni in pelle, catene a mo' di harness attorno al corpo e cappelli da cowboy.
La loro passione per i look in pelle supera perfino i costumi di scena dei Mötley Crüe, e tra i MaRock è in corso una continua competizione tra chi osa di più, in termini di stile.
La sottocultura heavy metal africana è una vera e propria fusione di modelli internazionali ed elementi tradizionali, tra cui un'innata passione per accessori inusuali come fruste, corde, teschi e ossa di animali - oltre, ovviamente, alle borchie.
Pur essendo attivamente impegnati nel campo della salute mentale e del sostegno alle comunità più povere, i MaRock e le band da cui si sentono rappresentati si tengono lontani dalla politica, a differenza delle nazioni vicine. Con il debutto del Vulture Thrust Metal Fest, i MaRock raccolgono fondi per orfanotrofi, banchi alimentari, scuole locali e bambini con disabilità, sfruttando il potere della musica metal per diffondere un messaggio di forza e speranza.
La scena metal del Botswana
Il vero e proprio arrivo della musica metal in Botswana è da ricondurre agli anni '90, con un gruppo chiamato Noisey Road, seguito dai Metal Orizon.
Ad oggi, queste band e i loro membri vengono considerati come padri della musica rock dell'Africa meridionale. A quel tempo queste due band erano piuttosto popolari, ma la scena metal non era ancora così diffusa come quella odierna.
Dall'influenza di queste band nel corso degli anni sono nati gruppi emergenti come Wrust, Stealth, Nodd, Remuda, Stane e Vitrified. Tuttavia, come molte comunità heavy metal a livello globale, i MaRock hanno dovuto affrontare anni di pregiudizi da parte dei più conservatori. I leader religiosi locali sostenevano che l'emergere di un gruppo di fan che bevono birra e indossano abiti neri doveva essere qualcosa di eretico, e presentarono addirittura una petizione per far cancellare gli spettacoli. Per questo motivo band come i Vulture, prima dei festival, organizzano parate heavy metal cercando di contrastare l'idea errata che i metallari siano dei "satanisti". A Rakops, ad esempio, le band ancora oggi si riuniscono presso l'ospedale principale prima di marciare verso il centro del villaggio, salutando gli abitanti.
Ad oggi, la maggior parte dei membri delle band fa musica part-time, poiché la sfida principale, per questi musicisti, è quella economica. Molti di loro non hanno sponsor per finanziare le attività della band, costringendo i membri a lunghi periodi di pausa. Dal punto di vista musicale, la musica heavy metal del Botswana si ispira alle band più iconiche della scena mondiale, con performance che si concentrano su precisione e tecnicismo, oltre ad un grande effetto scenico.
Tra musicisti che suonano la chitarra con i denti, chiome voluminose, nuvole di polvere nel deserto e catene scintillanti avvolte attorno al corpo, i MaRock si muovono uniti come una gang ma diffondono amore e solidarietà abbattendo i preconcetti che si fermano all'apparenza.
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