Jeju Loveland, l'isola dell'amore in Corea del Sud

L'isola di Jeju ospita Loveland, un parco a tema sessuale che racconta una Corea inedita tra statue di falli, filmati espliciti e acrobazie erotiche.

Jeju Loveland, l'isola dell'amore in Corea del Sud
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Parlare di sesso è ancora un tabù? Sull'isola di Jeju, in Sud Corea, le inibizioni non esistono più dal 2004, anno in cui è stato inaugurato l'acclamato parco Loveland.
Meta preferita di moltissime coppie in luna di miele, Jeju Loveland mostra un lato inedito, esplicito e sfacciato della Corea, ben lontano dalla tradizionale immagine pudica e riservata del paese. La principale attrazione dell'isola di Jeju consiste in un grande parco dominato più di 140 statue, che riproducono varie posizioni o pratiche sessuali. In pratica, un paradiso sensoriale in cui il sesso viene vissuto con naturalezza e libertà, senza imbarazzo e proibizioni... Guardare per credere!

Il parco dell'amore

La sfera intima, nei paesi orientali, è da sempre un argomento estremamente pudico e riservato. Ancora oggi, infatti, in Giappone, Cina o Corea, è raro vedere una coppia che si bacia o si scambia effusioni in pubblico, poiché considerato atto sconveniente.

Nelle grandi città, tuttavia, non è raro imbattersi in quartieri a luci rosse dove il sesso è l'argomento principale, tra sexy shop e proiezioni pornografiche all'interno dei cinema. Il parco di Jeju Loveland non fa che confermare l'immagine contrastante e spesso contraddittoria delle società dei paesi orientali, immergendo i visitatori in una sorta di museo a cielo aperto, in cui il sesso è all'ordine del giorno.
Con più di 140 statue di uomini, donne ed animali in posizioni sessuali esplicite, accanto a sculture di falli e labbra gigantesche, Loveland, sul suo sito ufficiale, si presenta come "un luogo dove l'arte orientata all'amore e l'erotismo si incontrano".
Il progetto è stato pensato nel 2002 da un gruppo di giovani artisti diplomati alla Hongik University di Seoul e ha visto la luce nel 2004.
Gli ideatori del parco hanno realizzato una serie di sculture che guidano i visitatori lungo un percorso all'aperto, costellato di riferimenti erotici espliciti sotto forma di statue, diorami e filmati sull'educazione sessuale.

Con le sue installazioni permanenti, il parco vuole contribuire a «rompere i tabù tradizionali riguardanti il sesso» e ad «apprezzare la naturale bellezza della sensualità». Non a caso, negli anni 2000, Jeju Loveland è diventato velocemente la luna di miele ideale dei giovani sposi, che trovavano all'interno del parco la loro prima vera occasione intima.
In Corea del Sud, infatti, in tempi non troppo remoti i matrimoni erano ancora combinati, e pochissimi individui arrivavano all'altare con un'esperienza maturata in ambito sessuale. Basti pensare che, secondo quanto riportato dal giornalista Simon Winchester in un articolo della rivista tedesca Der Spiegel, alla fine degli anni '80 alcuni dipendenti degli hotel, sull'isola di Jeju, svolgevano il ruolo di "rompighiaccio professionista". La sera, per aiutare gli sposi a rilassarsi, le strutture offrivano infatti un vero e proprio programma di intrattenimento con elementi erotici.

Sesso libero...O quasi

Ma tra gli obbiettivi principali di Jeju Loveland, c'è sicuramente il divertimento. Lo si capisce non appena si entra nel parco e si viene accolti da una statua raffigurante un uomo e due donne impegnati in un rapporto orale piuttosto contorto. L'esagerazione è all'ordine del giorno a Jeju Loveland, tra sculture ironiche, acrobazie difficilmente replicabili e membri esagerati sui quali ci si può sedere e scattare una foto. L'ingresso è vietato ai minori di 18 anni, ma all'esterno è situato un "kids world" dove lasciare i turisti più giovani, mentre si visita il parco.

Quando si parla di sesso, tuttavia, non mancano le controversie. Nel 2018, alcune mostre nel parco sono state criticate poiché rappresentavano evidenti crimini sessuali, minimizzati come "fantasie erotiche". Tra queste, il voyeurismo e le Molka, piccole telecamere nascoste e installate illegalmente per spiare le persone.
L'anno successivo, l'Istituto di ricerca delle donne e della famiglia di Jeju ha deciso di indagare su questo e molti altri esempi di crimini sessuali, e di rimuovere i contenuti dal parco.