Esiste una collezione di tatuaggi prelevata dai corpi di persone morte

Irezumi Hakase: lo studio dei tatuaggi prelevati dai corpi portò il dottor Masaichi Fukushi ad importanti scoperte nel campo della medicina.

Esiste una collezione di tatuaggi prelevata dai corpi di persone morte
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In Giappone sono noti con il nome di Irezumi Hakase, ma nel mondo si fanno chiamare "Dr. Tattoo". Padre e figlio - il dottor Masaichi Fukushi e Katsunari Fukushi - sono gli artefici di una grandissima collezione di tatuaggi prelevati dal corpo di persone morte. Da pelle d'oca, ma di cruciale importanza: lo studio della pelle tatuata, infatti, portò il dottore e professore Masaichi Fukushi ad una serie di importantissime scoperte nel mondo della medicina. Come? Attraverso delle autopsie su cadaveri che permisero a Masaichi Fukushi di prelevare moltissimi strati di pelli tatuate, immortalate in un archivio di oltre 3000 fotografie e protette all'interno di un rifugio antiaereo, durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma cosa scoprì il medico attraverso i suoi studi?

Da dottore a specialista di tatuaggi

Masaichi Fukushi nacque nel 1878 ed intorno alla prima decade del ‘900 cominciò a studiare presso la Japanese Medical University di Tokyo. Una materia, in particolare, destò il suo interesse. Masaichi Fukushi stava approfondendo lo studio della formazione di nevi sulla pelle, e le sue ricerche lo condussero ad esaminare una correlazione a dir poco insolita. Masaichi cominciò ad analizzare il comportamento dei pigmenti dei nei e quello dei pigmenti di un tatuaggio, inciso sulla pelle. In particolare, il Dr. Fukushi si focalizzò sul movimento della melanina attraverso la vascolarizzazione dell'epidermide, paragonandolo all'iniezione di pigmenti sotto pelle durante la pratica del tatuaggio. I suoi studi, in breve tempo, lo portarono ad una scoperta eclatante: la presenza di un tatuaggio sembrava essere in grado di arrestare la manifestazione della sifilide, in quella zona precisa del corpo.

Il Dr. Fukushi iniziò a lavorare presso il Mitsui Memorial Hospital nel 1920. Si tratta di un ospedale di carità dove venivano offerte cure alle classi sociali più svantaggiate, e la maggior parte degli individui che si recavano presso la struttura erano per l'appunto tatuati. Dopo un breve tirocinio in Germania, Masaichi tornò in Giappone e proseguì la sua carriera presso la Japanese Medical University, continuando parallelamente la ricerca sulla pigmentazione della pelle e la crescita dei nei, così come sulla pelle tatuata e sui vari modi per preservarla. Durante le sue sessioni di autopsia, il dottore sviluppò infatti un metodo tutto suo per preservare la pelle tatuata prelevata dai cadaveri. Cominciò a raccogliere alcuni esemplari di epidermide, stendendo la pelle in modo da poterla esibire all'interno di alcune cornici in vetro.

La collezione di pelli

Oltre ad un interesse scientifico ed un approccio innovativo nei confronti dei tatuaggi, il Dr. Fukushi cominciò anche ad essere coinvolto personalmente con le persone che si recavano presso il il Mitsui Memorial Hospital, ed in alcuni casi decise di aiutare finanziariamente gli individui più sfortunati. Molti di questi, inoltre, accettarono di venire pagati per il completamento dei tatuaggi, in cambio della "cessione", dopo la morte, della propria pelle al dottore. Grazie alla sua opera caritatevole, Masaichi Fukushi divenne una figura degna di rispetto da molti dei migliori tatuatori di Tokyo, invitato come esperto a concorsi di tatuaggi a livello internazionale.
Nel 1927 Fukushi portò la sua collezione di pelli tatuate all'estero e la utilizzò come prototipo durante le sue lezioni sulla pigmentazione della pelle, nonché per diffondere la conoscenza dell'arte del tatuaggio giapponese ("Irezumi"). Sfortunatamente, capitò anche che durante un viaggio a Chicago, una delle valigie con la pelle tatuata venne rubata e non fu mai più ritrovata, anche dopo la proposta di una ricca ricompensa.

Nel corso della sua carriera, Masaichi Fukushi creò una serie di oltre 3000 fotografie del suo operato, raccolte in un catalogo con le registrazioni di tutti i proprietari dei tatuaggi. Gran parte di questa eredità andò distrutta nel 1945, durante i bombardamenti di Tokyo.

Dopo la guerra i media iniziarono a scrivere di lui: tra questi l'importante rivista LIFE, che l'11 marzo 1946 pubblicò un articolo che esponeva il massiccio operato del dottore. Dopo la sua morte la collezione passò al figlio Katsunari, che condivideva gli hobby del padre e studiava lui stesso le malattie oncologiche. Fortunatamente, prima della Seconda Guerra Mondiale le pelli sono state conservate all'interno di un rifugio antiaereo. La collezione, ora ospitata presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Tokyo e composta da 105 reperti, esiste ancora, ma non è aperta al pubblico - solamente ai ricercatori e i medici autorizzati. Secondo i rumor, fra i reperti si troverebbero anche delle pelli pressoché integrali, con i tatuaggi che si estendono per tutta la superficie del corpo.


In virtù del contenuto sensibile, abbiamo preferito non mostrare esplicitamente le immagini della collezione. Per dare un'occhiata ai reperti fotografici relativi al Dr. Tattoo e al suo lavoro, vi suggeriamo di dare un'occhiata all'interessante articolo in lingua inglese di Sabukaru Online.