Come un libro anomalo ci fa apprezzare la mortalità: il caso di 17776

17776 non è soltanto una storia insolita, è un'esperienza unica per amanti di libri e sport che vogliono uscire dai limiti della tradizione.

Come un libro anomalo ci fa apprezzare la mortalità: il caso di 17776
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Quando viviamo ripetutamente un'esperienza la noia è dietro l'angolo. Può succedere con i videogiochi, la musica e i libri, indipendentemente dal genere. Nel caso della carta stampata è ancora più percepibile questa apparente monotonia: si possono leggere le opere di Murakami ascoltando dischi jazz, i saggi di Carlo Rovelli approcciandosi alla fisica con occhi differenti, o esplorare filosofi come Schopenhauer con uno sguardo meno studentesco. Eppure, il "formato tradizionale" appare destinato a rimanere un limite che pochi scrittori sono pronti a oltrepassare.
Qualche opera speciale però ha voluto sorprendere il pubblico e c'è riuscita, unendo mondi e media differenti sotto un unico tetto, come nel caso di 17776 (What Football Will Look Like in the Future).

Una vita in vacanza

17776 non è affatto un libro convenzionale, bensì un'opera multimediale consultabile sul web in maniera completamente gratuita. Lo si potrebbe definire anche un esperimento letterario ma, in termini concreti, è una serie di pagine Internet gigantesche, ricche di contenuto, che si susseguono.

La storia narrata dall'autore Jon Bois si svolge su una Terra futura in cui, nel 2026, gli esseri umani hanno smesso di morire, invecchiare e nascere, ogni male sociale è stato eradicato e nessuno può subire lesioni. Nel mentre, i computer continuano a essere esposti alla trasmissione di dati umani e acquisiscono maggiore sensibilità, diventando senzienti. La nostra introduzione a questa realtà a tutti gli effetti distopica avviene nel 17776, quando la sonda spaziale Pioneer 9 (altrimenti detta Nine) si risveglia ed entra in contatto prima con Pioneer 10 (Ten) e poi con Jupiter Icy Moons Explorer o JUICE, vivendo il nuovo mondo con lo stesso stupore di Philip J. Fry dopo la decriogenizzazione. Nine proviene dal ventesimo secolo, si sente sola e inadeguata, mentre Ten e JUICE sono "vivi" da molto più tempo e, per questo, hanno un ruolo di guida nell'interpretazione della "nuova specie umana".

Dall'alto degli astri possono fare una sola cosa: sintonizzarsi su diverse partite di football americano in svolgimento negli Stati Uniti d'America, ma non pensate che le regole siano rimaste le stesse. Nel 17776 un match può coprire più Stati, durare decine di migliaia di anni e, tendenzialmente, si trasforma in un grande nascondino fino alla linea della meta.

La vita intanto procede come sempre, solo con i vantaggi dell'immortalità: il giocatore in possesso dell'ovale può dormire mentre la partita prosegue, prepararsi bacon e uova all'occhio di bue per la colazione, o fermarsi un attimo ad ammirare un tornado in attesa che lo porti via verso luoghi inesplorati. Del resto, la caduta non fa mai male. Ogni match ha anche un set di regole proprie: ad esempio, nascondersi nella end zone per 10.000 anni può portare alla vittoria automatica. O ancora, una partita regolamentare della NFL tra i Denver Broncos e i Pittsburgh Steelers coinvolge 58 squadre diverse che si spartiscono uno stadio sfruttando le rispettive porzioni di campo in maniera differente, costruendo su di esso case e fast food.

In poche parole, il moderno sogno americano, una vita in vacanza.

Filosofia digitale

Tutto ciò ci viene mostrato dalle antenne della piccola Nine, di "mamma" Ten e del bizzarro JUICE, con qualche parentesi sulle partite in corso dove vestiamo i panni di giornalisti e giocatori. La storia è divisa in 25 capitoli, tutti piacevolmente scorrevoli se la barriera linguistica dell'inglese non è un problema, e richiede poche ore libere per concluderla; ma è il modo in cui viene narrato il futuro che rapisce più d'ogni altra caratteristica di 17776.
Il primo capitolo si presenta a tutto schermo come un calendario che comincia dal marzo del '43 - che solo a fine capitolo capiremo essere il 17743 - e scorre fino al marzo del '76 tra pagine vuote, dialoghi malinconici e sprazzi di comicità, intervallati da immagini satellitari riprese da Google Earth, GIF, fotografie, modelli 3D di edifici, video su YouTube accompagnati da musica jazz e conversazioni scritte su più colonne immaginarie e in colori differenti per differenziare i personaggi.

Tra modelli 3D confusi...

...e calendari malinconici

17776 non cela la sua natura caotica, e la sua estetica futuristico-nostalgica ripresa dagli anni Settanta-Ottanta viene spinta al limite con un tocco di grafica alla PlayStation One nella creazione di una splendida anomalia. Undici capitoli su venticinque contengono video della durata di qualche minuto, altri invece contengono dei veri e propri muri di pubblicità e articoli di giornale del 20° secolo: il grado di varietà e interattività di 17776 è impareggiato, Jon Bois ha unito arte, finzione e tecnologia in un trip che deve essere vissuto anche se non si ama il football americano, perché "il modo in cui il football sarà in futuro" è in verità un viaggio filosofico alla scoperta del nostro destino da un punto di vista differente.

Tra un match che prosegue da 15.000 anni e una New York sott'acqua a causa del cambiamento climatico, in fin dei conti ci si trova costretti a riflettere su temi complessi e spesso resi tabù dalla nostra società.
Il football americano è solo un aspetto di un'idea tragicomica su come gli umani occuperebbero il loro tempo in un mondo dove si ha tutto e si ha nulla allo stesso tempo, dove l'idea di morte svanisce e la vera paura diventa la vita eterna. Quello descritto da Bois è un futuro statico dove l'umanità è stagnante e vive un inquietante terrore esistenziale senza saperlo, poiché c'è il football americano.

Le stesse discussioni dei satelliti protagonisti sono toccanti nella loro semplicità: "Credo che ‘spaventata' sia la parola. Sono spaventata. Tutte queste persone sembrano così normali, come le ricordo. Ma in un certo senso, sembrano rotte", dice Nine, concludendo che lei, Ten e JUICE sono destinate a "vagare in eterno" nel nulla cosmico. Da queste considerazioni nasce una discussione tra Nine e Ten sul concetto di "sprecare il tempo", infinito dal 2026 in avanti, il tutto mentre JUICE ricerca nel suo database chi è stato il primo individuo a usare il verbo "hang out", da tradurre in "uscire per divertirsi".

Nine rappresenta la conoscenza di una realtà disturbante, Ten è la visione più matura delle stesse nozioni, JUICE è l'accettazione alla "meglio ridere che piangere", o la spalla su cui trovare conforto quando il sapere si fa pesante.

17776 (What Football Will Look Like in the Future) non è solamente una "digressione sul football americano dal punto di vista di tre satelliti", è un calderone senza precedenti di concetti che, nella loro idiotica presentazione, si rivelano un colpo al cuore. Affezionarsi a tre satelliti senzienti e seguire da spettatori non paganti un match che copre Wyoming, Nebraska e Iowa certamente non è nei piani di molti appassionati di letteratura; eppure, questa avventura agrodolce va vissuta, poiché piena di tensione attenuata soltanto da un'allegra immaturità che pochi scritti sanno offrire.
In breve, 17776 è un'opera che va letta in quanto è una delle esperienze più incredibili oggi presenti su Internet per il suo coinvolgimento, il suo formato e il suo messaggio: essere grati della nostra mortalità.