Cinque cammini per scoprire un'altra Europa, dall'Italia alla Scozia

Dalle spiagge portoghesi alle montagne scozzesi, con itinerari popolari come Santiago de Compostela e via Francigena, il viaggio diventa lento e spirituale

Cinque cammini per scoprire un'altra Europa, dall'Italia alla Scozia
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Un viaggio lento per osservare bene e meglio, ma anche per riflettere su cosa si incontra, oltre che su stessi. Delineare un itinerario da percorrere camminando è una modalità che sta prendendo piede non solo tra i viaggiatori più incalliti, perché anche chi in passato era restio ad abbracciare un ritmo più compassato ora è incuriosito da spostamenti che mettono in connessione con la natura e con gli altri viaggiatori.
Solo restando tra i confini continentali, l'Europa offre un ventaglio di cammini tanto numeroso quanto eterogeneo. Percorsi lunghi o brevi, tappe complicate e terreni adatti ad ogni età e tipo di gambe, passeggiate costiere e saliscendi tra le montagne, basta scegliere cosa voler fare, pianificare la durata e assicurarsi di avere l'attrezzatura necessaria per affrontare il viaggio. Il resto, poi, è godimento (declinato talvolta in faticosa felicità). Armati di zaino e sacco a pelo, l'alternativa è fermarsi presso gli hotel e affini che si incontrano lungo la strada, con almeno due paia di comode scarpe da trekking, riserve di acqua e abbigliamento impermeabile, c'è tutto quello che occorre per la sequenza di tappe programmate prima della partenza.

Il Sentiero dei Pescatori

Partendo da Ovest il primo cammino su cui ragionare è il Fishermen's Trail, il Sentiero dei Pescatori, noto anche come il Cammino Portoghese, perché si snoda lungo la regione dell'Alentejo, nel sud del paese lusitano. Parte della più ampia Rota Vicentina, che percorre anche l'Algarve per complessivi 750 km, il Sentiero dei Pescatori prevede 13 tappe per 226,5 km da fare contando soltanto sulle proprie forze.

Non è il cammino più semplice, poiché si affrontano scogliere, vento forte e dune di sabbia, tanto che sul sito ufficiale è sconsigliato a chi soffre di vertigini o ha comunque problema con l'altezza. L'altro lato della medaglia è un tragitto ritenuto da tanti esperti di trekking l'itinerario costiero più bello del Vecchio Continente, perché alterna distese di sabbia bianca, fiori colorati, eucalipti e acacie, ma anche boschi, faraglioni e panorami mozzafiato, oltre a gabbiani e cicogne che nidificano sulle scogliere e diverse oasi per il birdwatching.

(Le scogliere di Cabo de Sao Vicente)

Si parte dalla spiaggia di Sao Torpes (170 km a sud di Lisbona) con destinazione finale Lagos, cittadina turistica dell'Algarve in grande ascesa tra i turisti stranieri, con la spostamento più lungo pari a 22,5 km e tappe sempre ben segnalate grazie a cartelli, frecce e segni sugli alberi. Tra i punti da annotare c'è il Cabo de Sao Vicente, situato all'estremità sud-occidentale del Portogallo e caratterizzato da scogliere alte anche 75 metri, con il suo famoso faro eretto nel 1846 che da allora è un riferimento per chi batte le rotte marittime.
Se in estate si rischiano temperature troppo alte e in inverno bisogna convivere con freddo e vento, primavera e autunno sono le stagioni ideali per camminare da queste parti, con acqua, berretto e crema solare come obbligati compagni di viaggio.

Il Cammino di Santiago

Tanto popolare e gettonato che non ha bisogno di presentazioni, il secondo itinerario che incontriamo sulla nostra mappa è il cammino di Santiago. A differenza degli altri, è un percorso che evoca una forte spiritualità, poiché è la via più diffusa tra i pellegrini, che già dall'Alto Medioevo puntavano verso la tomba di San Giacomo Maggiore, custodita nella cattedrale di Santiago de Compostela, città che deve il suo nome all'apostolo, precisamente alla versione iberica di Giacomo, che è proprio Santiago (dall'incontro di Santo e Yago).

Il più antico è anche il cammino sul quale negli ultimi tempi si è costruito il business del viaggio a rilento e a dirlo sono le cifre: più di 300.000 pellegrini ogni anno si riversano in strada per arrivare in Galizia a piedi, in bicicletta o a cavallo. Queste sono le tre opzioni che consentono di ottenere la Compostela, il certificato da richiedere all'Ufficio Turistico di Santiago, che attesta di aver portato a termine il pellegrinaggio.

Destinazione collettiva per la comunità cristiana, il cammino di Santiago prevede dieci percorsi diversi, anche se il più battuto è considerato come quello tradizionale: si tratta del Cammino Francese, in cui si passa dai Pirenei ai Paesi Baschi, per salutare poi le città di Burgos e Leòn, con 800 km distribuiti su 30 tappe e conclusione a Finisterre, 90 km dopo la cattedrale e punto più a ovest della Spagna in cui il panorama di onde oceaniche e faraglioni si lascia quanto mai apprezzare.
Nessuno è obbligato a percorrere l'intero cammini a piedi o in bici, anche perché le alternative non mancano: c'è il Cammino Portoghese con le sue diverse versioni, l'Inglese, il Sanabria e il Primitivo, mentre un itinerario particolare è il Cammino del Nord (20866 pellegrini nel 2022), con 35 tappe per 830 km e passaggi in alcuni dei più affascinanti luoghi della Spagna settentrionale.

Ci sono spiagge note come Zarautz (meta prediletta dai surfisti) e la dolina allagata di Gulpiyuri, piccola e ricercata spiaggia nell'entroterra asturiano, e città meno note dalle solite Madrid e Barcellona ma tutte da scoprire come Santander, Bilbao e San Sebastián. Un pellegrinaggio che miscela, dunque, cultura e religione con l'atmosfera estiva e paesaggi unici nella regione iberica.

West Highland Way

La visione delle montagne attraversando vallate, brughiere e laghi è il premio che accontenta mente e corpo durante il più conosciuto cammino della Scozia, che è un'occasione per scoprire da vicino il fascino di una territorio così differente dalla nostra penisola. Noto anche come Via dell'Ovest, la West Highland Way è un sentiero che percorre strade secondarie e si compone di 7 tappe per un totale di 151 km (distanza massima per l'ultima frazione da 24,5 km), che può essere percorso da escursionisti di ogni livello, al di là del vento che può rivelarsi fastidioso ma che da queste parti è una costante.

Il punto di partenza è Milngavie, piccola cittadina a 11 km di Glasgow (quindi il giorno precedente si può dedicare alla visita della città), e il traguardo finale è a Fort Williams, ai piedi di Ben Nevis che con i suoi 1.345 metri è la montagna più alta del Regno Unito.
Nel mezzo ci si lascia alle spalle le distillerie di whisky, il Parco Nazionale di Loch Lomond e Trossachs con il lago più grande del paese, oltre alla scalata del Devil's Pulpit, scala costruita nel 1869 diventata leggendaria in zona per essere terra prediletta del diavolo.

Di norma la West Highland Way si affronta in primavera o a giugno, ma anche nella prima parte di autunno, andando da sud verso nord, perché le prime tappe sono più agevoli rispetto al tratto successivo. A fine giornata c'è buona scelta per riposare tra hotel, b&b e ostelli, altro motivo che rende il percorso alla portata di tutti.

Via Francigena

Quattro paesi per 3200 km e l'attraversamento di mezza Europa. Basta questo per comprendere la grandezza e l'unicità della Via Francigena, il cammino a piedi più antico per i cristiani tra quelli documentati.

A firmarlo è stato l'arcivescovo Sigerico nel 990, quando partì da Canterbury per rispondere alla chiamata di Papa Giovanni XV e raggiungere Roma per ricevere l'investitura dal Santo Padre.
Va da se che una simile distanza si è nel tempo dilatata con il sopraggiungere di una serie di varianti diverse, anche perché per poter ripercorrere la strada originaria dal sud-est dell'Inghilterra alla tomba di San Pietro occorre una forza fuori dal comune e almeno quattro mesi di tempo da dedicare all'impresa. Come nel caso di Santiago de Compostela, anche qui il cammino è un percorso spirituale e personale che, al di là delle 105 tappe di cui si compone, consente di riempire il proprio bagaglio di vita di incontri, arte, natura e cultura.

Un viaggio a 360 gradi, per un'esperienza destinata a lasciare il segno per il resto della vita. Guardando solo al lato geografico, del resto, si passa da territori radicalmente differenti: dalla Manica inglese alla Francia centrale, per poi continuare a scendere in Svizzera, superare il confine italiano al Passo Gran San Bernardo, oltrepassare il Po e proseguire in Toscana fino all'arrivo nella Città Eterna.

Consapevoli che, volendo, ci sarebbe pure la Via Francigena del Sud che fa rotta su Santa Maria di Leuca, oppure la Magna Via Francigena siciliana, con l'itinerario delle strade percorse dai Normanni per spostarsi all'interno dell'isola. Qualsiasi sia la scelta del viaggiatore, i luoghi sono incantevoli, la strada da percorrere tanta come la fatica da mettere in conto, per quanto i sentieri siano tutti ben segnalati e in linea generale non troppo difficili da affrontare.

Via Cretese

Spiagge da favola e tre catene montuose sopra i 2.000 metri in una delle più belle isole greche. Una sintesi che alletta parecchio, perché l'isola è Creta e la varietà del paesaggio maestosa, a fronte di un tragitto di 500 km scarsi da percorrere in poco meno di un mese. Passare dalla spiaggia al Monte Psiloritis (2.456 metri), tra selve di ulivi e chiese bizantine sparse ovunque lascia presagire l'originalità di un percorso davvero fuori dai classici schemi. E non solo perché poi bisogna inerpicarsi anche sui Monti Bianchi e i Dikti (nell'ordine 2.453 e 2148 metri d'altezza), affrontando prima e dopo mare e foreste, boschi e strade cittadine.

La Via Cretese è un cammino salito alla ribalta negli ultimi anni, dopo l'operazione di recupero avviata nel 2010 con la tracciatura delle rete di sentieri e i relativi segnali, sotto la guida della Compagnia dei cammini e grazie a un alto numero di volontari arrivati sulla più grande isola greca da paesi diversi. Tra le mete da non mancare nel giro che parte dalla spiaggia di Kato Zakros e termina al monastero di Chrisoskalitissa, posizionato su un promontorio a picco sul mare, ci sono le Gole di Samaria, una delle attrazioni più gettonate di Creta insieme alla spiaggia rosa di Elafonissi, famosa per la forma a semiluna. Un vantaggio rispetto agli altri cammini è che qui si può venire (quasi) in ogni momento dell'anno, poiché il clima sull'isola permette di muoversi senza affanni né insidie.