Better Days: come riflettere sul bullismo con la forza di un film

Con le scuole ricominciate da poco, vi consigliamo una pellicola - successo di critica e pubblico - che spinge a riflettere su questa piaga così diffusa.

Better Days: come riflettere sul bullismo con la forza di un film
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Da qualche settimana è iniziato il nuovo anno scolastico, per la gioia (o il dispiacere) di milioni di studenti che si apprestano a frequentare classi di vario grado, in un percorso di crescita quanto mai fondamentale non soltanto per il loro futuro ma anche per quello dell'intero Paese.
In mezzo allo studio e al piacere di ritrovarsi, allo stringere nuove amicizie o a separazioni più o meno traumatiche, ritorna - ormai troppo spesso al (dis)onore delle cronache - anche il dramma del bullismo, che sembra sempre più difficile da estirpare e figlio di tanti perché, che non sta certo a noi spiegare in un semplice articolo. Per riflettere su quest'argomento così complesso abbiamo però deciso di riaccompagnarvi alla scoperta di un film che nella sua forma adatta a tutti può rivelarsi toccante e illuminante, del quale vi avevamo già parlato qualche anno fa nella nostra recensione di Better Days (2019). Vincitrice del Gelso d'oro al Far East Film Festival di Udine, la pellicola del figlio d'arte Derek Tsang riesce a dire tanto in una confezione affascinante e pregna di significato, dove la potenza delle immagini va di pari passo con il significato.

Due anime affini

E non può che essere incisivo un racconto che ha inizio con un traumatico suicidio, quello di una studentessa che si è gettata nel vuoto all'interno del suo istituto, con lo sguardo attonito di centinaia di studenti che osservano l'orrore, alcuni comprensibilmente terrorizzati e altri quasi divertiti, in parte colpevoli di quanto avvenuto.

La ragazza che ha deciso di togliersi la vita era stata infatti presa di mira da un gruppo di bulle, che aveva cominciato a vessarla in maniera sempre più pressante, fino a condurla a quella scelta estrema. Una situazione nella quale rischia ora di ritrovarsi l'effettiva protagonista femminile di Better Days, ovvero Chen Nian, che durante le indagini della polizia aveva testimoniato accusando direttamente Wei Lai e le sue compagne, responsabili dell'accanimento.

Queste ora decidono di rivalersi su di lei, trasformando la sua vita in un incubo...

Ma ecco che Chen Nian trova un'insperata ancora di salvezza Liu Beishan, un teppista di quartiere suo coetaneo: lui non studia e si guadagna da vivere con piccoli crimini. Viene "salvato" dalla studentessa mentre era vittima di un violento pestaggio e da quel momento i due stringono un rapporto che cresce e sedimenta sempre di più. Sarà proprio Liu Beishan ad accompagnare a scuola Chen Nian e a difenderla dagli assalti delle bulle, in un intrigo romantico che si complica sempre di più...

Insieme contro tutti

Ancora una volta è l'amore che può salvare dal male e Better Days insegna proprio come anche nei momenti più bui vi possa essere sempre una presenza salvifica pronta a tendere una mano.

Il film non va per il sottile e soprattutto in paio di sequenze si rende particolarmente brutale, con l'inerme protagonista che viene fatta oggetto di angherie psicofisiche sempre più crude e crudeli, ma è al contempo pregno di un raffinato sentimentalismo - sussultante di melodramma - e di uno spirito catartico che spinge a lottare sempre e comunque, anche laddove ogni ostacolo appaia insormontabile.
Dal terrore di andare a scuola per il timore di imbattersi in quelle bulle che fanno forza sul loro numero - attirando a sé anche altre ragazze che magari soltanto poco prima erano oggetto del loro scherno - alla nuova consapevolezza di avere alle spalle un angelo custode pronto a proteggerti contro tutto e tutti.

Significative e ricche di profonda emotività sono le numerose sequenze dove Lui segue Lei a debita distanza, controllando sempre la situazione e che nessun nemico sia potenzialmente in agguato. Una situazione emblematica, esaltata dall'evocativa colonna sonora, che si ripete anche nello struggente epilogo inframezzato nei titoli di coda, e che spinge a ulteriori spunti di riflessione: chi è stato vittima di bullismo può capire chi sta affrontando un dramma simile, in una comunione empatica che si tinge di molteplici sfumature.

Proprio sullo scorrere dei credits anche lo stesso protagonista maschile, il popolare attore cinese Jackson Yee, racconta di come le leggi antibullismo siano state applicate nel suo Paese e ancora di come soltanto tramite l'impegno di tutti, a cominciare proprio dalle famiglie, si possa sconfiggere per sempre questa piaga che sembra non avere fine.
Adattamento del romanzo In His Youth, In Her Beauty di Jiu Yuexi, ma con basi narrative che poggiano in una solida, amarissima, realtà, il film ha riscosso un incredibile successo di pubblico in patria, con un incasso ai botteghini equivalente a circa duecento milioni di dollari, e ha ottenuto il plauso pressoché unanime dalla critica, vincendo anche prestigiosi premi in giro per il mondo dopo la mancata partecipazione al festival di Berlino. Infatti la censura cinese ne ha inizialmente ritardato l'uscita nelle sale e poi ritirato forzatamente dalla competizione tedesca, salvo poi cambiare idea e renderlo disponibile alla già citata manifestazione italiana, dove ha meritatamente vinto il premio principale.

In questo articolo abbiamo volutamente evitato eccessive divagazioni sul valore tecnico e artistico della pellicola, in quanto già ampiamente resocontate nella succitata recensione, per concentrarci proprio sul cuore pulsante di un racconto più che mai attuale, messo in scena con uno stile cool e maturo, adatto ad un pubblico adulto e adolescenziale, con quest'ultima frangia che potrebbe sicuramente acquisire maggiore consapevolezza o immedesimarsi in un qualcosa, vissuto anche solo da testimoni, da respingere senza se e senza ma. E per un altro titolo, questa volta d'animazione e recentemente uscito nelle sale nostrane, che affronta l'argomento con pur un altro piglio, non possiamo che consigliarvi la nostra recensione de Il castello invisibile (2022).